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È stato dato alle fiamme la notte scorsa il fabbricato, ormai abbandonato, già sede del Vescovado di Mileto. L’immobile, sito in pieno centro abitato, è stato preso di mira da ignoti che hanno bruciato il portone e la staccionata in legno che funge da recinsione all’edificio considerato pericolante.
Proprio nello spiazzo antistante l’antico palazzo, si erano concentrate le ricerche in seguito all’omicidio del 15enne Francesco Prestia Lamberti, nel tentativo di accreditare l’ipotesi che il giovane fosse stato ucciso dal coetaneo reo confesso Alex Prestia proprio in quel luogo e, quindi, trasportato in località “Vindacitu” nelle campagne di Calabrò dove venne poi ritrovato cadavere.
Non si conoscono al momento eventuali elementi di collegamento tra i due episodi di cronaca ma, in ogni caso, i carabinieri hanno provveduto a delimitare l’area e a porla sotto sequestro per ulteriori approfondimenti.
Altro episodio inquietante è quello che si è verificato poco distante, dall’altra parte della piazzetta, dove sul muro della sede del Carnevale miletese, attigui alla locale Pro loco, sono apparse scritte vergate con una bomboletta spray di colore rosso e una svastica disegnata al contrario. Un atto di vandalismo, come potrebbe esserlo anche l’incendio all’ex sede vescovile, che però assume contorni sinistri in considerazione dei gravi fatti di cronaca che da qualche tempo si verificano nella cittadina normanna.