VIDEO | Da Roma si è espressa la necessità di approvare i bilanci delle aziende e di implementare la spesa dei fondi e di assunzione del personale. Rete territoriale e ospedaliera ancora a metà
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Principia con un tentativo di smussare i toni il tavolo di verifica interministeriale che si è svolto in mattinata a Roma per verificare lo stato di avanzamento del piano di rientro sanitario.
Dopo le parole al vetriolo riservate nei mesi scorsi alla funzionaria del Mef, Angela Adduce, il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, cambia registro e nell’avviare i lavori del tavolo interministeriale esprime perfino apprezzamento per il supporto offerto dai due ministeri che affiancano la Calabria nel difficile compito di riemergere dal pluridecennale commissariamento.
Quattro ore e mezza di rilievi
Uno sforzo che non è però sembrato sufficiente. Nelle quattro ore e mezza di riunione sono andate in scena quasi sempre le medesime criticità. In primo luogo, i due ministeri hanno espresso la necessità di procedere all’approvazione dei bilanci delle aziende sanitarie e ospedaliere. Com’è noto, l’Asp di Reggio Calabria e quella di Cosenza non approvano i propri documenti contabili ormai da anni. Ed è questa una esigenza resa oggi ancora più impellente dalle attività di ricognizione del debito sanitario, che però a Roma non sono state giudicate del tutto soddisfacenti, almeno nei numeri.
Azienda Zero, ancora dubbi
Il presidente della Regione ha così proposto ai funzionari dei due ministeri anche di valutare l’opportunità di introdurre specifici interventi normativi in materia. Mentre resistono ancora fortissimi dubbi e perplessità sulla costituzione di Azienda Zero, l’ente di governance che ha iniziato da poco a muovere i primi passi con il varo dell’atto aziendale non ancora, tuttavia, recepito dal commissario ad acta con proprio decreto.
Legge regionale da rifare
La ragione è presto detta, l’ispettrice del Mef continua a chiedere modifiche alla legge regionale ritenuta ancora oggi in alcuni aspetti viziata da illegittimità, in particolare, per quel che riguarda le interferenze e sovrapposizioni nelle funzioni tra il commissario ad acta e il commissario di Azienda Zero. Sul punto rassicurazioni sono giunte dal sub commissario, Ernesto Esposito, e dallo stesso commissario di Azienda Zero, Giuseppe Profiti, il quale ha chiarito come il quadro normativo ricalchi simili leggi adottate anche in altre regioni d’Italia.
Calabria commissariata
Una spiegazione che non è però sembrata convincente alla luce del fatto che la Calabria, a differenza delle altre regioni, si trova in regime di commissariamento, una circostanza che produce a cascata interferenze tra i due ruoli. Alla luce dei persistenti dubbi, è stato, quindi, chiesto anche di valutare l’istituzione di un tavolo di confronto con i due ministeri per chiarire e così superare definitivamente gli aspetti più problematici della legge regionale.
Rete territoriale e ospedaliera
Parziali rilievi sono stati poi mossi nei confronti della bozza contenente la riorganizzazione della rete territoriale già trasmessa dalla Regione a Roma. Agenas ha chiesto di apportare una serie di modifiche per perfezionare il documento ma una nuova versione pare sia già pronta. Mentre al momento non risulta esserci ancora una versione nemmeno definitiva della riorganizzazione della rete ospedaliera.
Integrazione
Chiarimenti sono stati chiesti, poi, in ordine al processo di integrazione tra le due aziende ospedaliere catanzaresi: l’ospedale Pugliese Ciaccio e il policlinico universitario. La rappresentanza regionale ha rassicurato sulla volontà di procedere a breve alla pubblicazione del protocollo d’intesa sul bollettino regionale e di proseguire poi nel percorso che dovrebbe condurre alla fusione e alla nascita della nuova azienda unica.
La difficile spesa
Infine, il capitolo personale e spesa dei fondi. Da Roma si evidenziano ancora forti criticità ma si tratta di un dato più volte emerso anche nei precedenti tavoli di verifica.