Sulla morte di Denise Galatà indaga la  Procura di Castrovillari. Il pm titolare dell’inchiesta, Simona Manera, è in procinto di affidare l’incarico al medico legale. Dopo il recupero operato dai vigili del fuoco, la salma della giovane è stata trasferita nell’obitorio dell’ospedale di Castrovillari. Ma il presidio non dispone in questa fase di una sala per le autopsie. Per cui il corpo sarà traslato in un’altra struttura, quello del Giannettasio di Rossano. L'esame sarà effettuato domani mattina, 2 giugno. Non è escluso che nelle prossime ore possano essere notificati degli avvisi di garanzia per consentire agli eventuali indagati di nominare un loro perito di parte. Certamente i legali della famiglia della vittima, presenti ieri sul luogo dell’incidente, si affideranno ad un proprio professionista di fiducia.

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Passaggio fondamentale

Quello dell’autopsia è un passaggio fondamentale per stabilire le cause della morte della ragazza, apparentemente deceduta per annegamento. Ma anche le  dichiarazioni acquisite dai carabinieri della compagnia di Castrovillari la sera stessa dell’incidente saranno determinanti per indirizzare le indagini. Quelle filtrate prima che i testimoni della vicenda imboccassero la via del silenzio riferiscono di una discesa resa difficoltosa dalla portata del fiume, e di diverse altre cadute in acqua nel tratto precedente a quello in cui poi Denise ha perso la vita. la Procura dovrà valutare se queste circostanze avrebbero dovuto indurre a sospendere l’escursione, poi effettivamente interrotta dopo la caduta in acqua della giovane di Rizziconi, tanto che i partecipanti alla gita in rafting sono stati poi condotti sulle sponde del fiume Lao con l’ausilio di alcune corde e sono risaliti lungo il pendio attraverso un ripido sentiero soltanto qualche ora dopo l’accaduto.