Si tratta della sentenza che annulla la nomina del procuratore della città dello Stretto. L'assemblea plenaria decide dunque per il ritorno della pratica in quinta commissione che sarà chiamata a rivalutare il tutto
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La nomina del procuratore capo di Reggio Calabria torna in quinta commissione. Lo ha deciso all'unanimità il nuovo Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, prendendo atto della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dal magistrato Domenico Seccia, attuale sostituto procuratore della procura generale presso la Corte di Cassazione, contro la delibera del precedente Csm, con la quale si conferiva l'incarico per la seconda volta a Giovanni Bombardieri di guidare la procura ordinaria e antimafia di Reggio Calabria.
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I consiglieri hanno ritenuto di ottemperare alle indicazioni del massimo organo della giustizia amministrativa, deliberando quindi il ritorno della pratica in quinta commissione. Il Consiglio di Stato, come si ricorderà, aveva annullato il provvedimento del Csm, emesso nel mese di luglio del 2022, per grave carenza motivazionale, evidenziando che l'assemblea plenaria non fosse stata capace di superare il vaglio comparativo tra i due profili - quello di Seccia e quello di Bombardieri - al fine di scegliere il miglior candidato per la Procura della Repubblica di Reggio Calabria.
Ora la quinta commissione del Consiglio superiore della magistratura sarà chiamata a rivalutare il tutto e soprattutto ad approfondire i temi trattati nel reclamo dagli avvocati difensori del magistrato Seccia.