Si è tenuta ieri la prima udienza preliminare per i 285 imputati delle operazioni antimafia denominate Maestrale-Carthago, Olimpo ed Imperium portate a termine dalla Dda di Catanzaro. Dinanzi al gup distrettuale, Pietro Agosteo, si è andati avanti sino a tarda sera nell’aula bunker dell’aula industriale di Lamezia Terme per affrontare le questioni preliminari di quello che si preannuncia come il più importante maxiprocesso contro i clan del Vibonese dopo Rinascita Scott.

In apertura di udienza si è registrata la ricusazione del gup da parte di Giuseppe Accorinti, 64 anni, di Zungri, in quanto il giudice faceva parte quale togato a latere della Corte d’Assise di Catanzaro che l’ha di recente condannato all’ergastolo per il duplice omicidio di Roberto Soriano e Antonio Lo Giudice. La posizione di Giuseppe Accorinti (al pari di altre per difetti di notifica) è stata quindi stralciata in attesa della valutazione dei presupposti giuridici per la ricusazione. Sono state poi alcune parti offese – ad iniziare dagli enti locali – ad avanzare richiesta di costituzione di parte civile.

In particolare tra le parti offese troviamo: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia, Ministero delle Infrastrutture, Ministero della Salute, Prefettura di Vibo, Prefettura di Reggio Calabria, Regione Calabria, Provincia di Vibo, Asp di Vibo, Inps, Agenzia delle Entrate e Comuni di: Vibo Valentia, Catanzaro, Mileto, Cessaniti, Limbadi, Ionadi, Briatico, Tropea, Filandari, Filogaso, Sant’Onofrio, Drapia, Parghelia, Maierato, Ricadi, Spilinga, Pizzo, Nicotera, Sorianello, San Calogero, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, Soriano Calabro; Zungri, Stefanaconi, Marcellinara, Cittanova.

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