In manette un 26enne originario di Cariati: per lui è stato disposto l’obbligo di dimora. Dopo essersi fatto consegnare 4mila euro convince l’anziana a prelevarne 10mila in banca ma nell’istituto di credito scatta l’allarme
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I carabinieri hanno arrestato martedì scorso nel Modenese un 26enne di Cosenza che stava truffando una 90enne residente a Vignola. Le manette sono scattate nella quasi flagranza di reato. L'uomo si è presentato alla porta dell'anziana vittima dopo che quest'ultima aveva in precedenza ricevuto una telefonata da un finto avvocato che la informava dell'arresto (in realtà mai avvenuto) del fratello per aver provocato un incidente stradale che aveva avuto conseguenze su una donna incinta.
Il 26enne si è quindi presentato quale “incaricato” per la riscossione dei soldi necessari al pagamento della fantomatica cauzione. L'anziana ha consegnato così soldi e gioielli d'oro per un valore di quattromila euro, ma al truffatore non sono bastati: ha accompagnato la novantenne in banca dicendole di prelevare diecimila euro in contanti. I sospetti dell'istituto di credito hanno portato all'intervento dei carabinieri sul posto. Alla vista dei militari l'uomo ha dato inizio ad una folle fuga, “bruciando” diversi semafori.
Il 26enne è stato bloccato nell'abitato di Savignano sul Panaro. Addosso aveva 1.300 euro in contanti, della cui origine si stanno occupando i carabinieri, mentre parte dell'oro (poi recuperato) lo aveva lanciato dall'auto per sbarazzarsene all'arrivo dei militari dell'Arma.
Il gip, su richiesta della procura di Modena, ha convalidato l'arresto, disponendo nei confronti del 26enne la misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune di Cariati (in provincia di Cosenza) con permanenza domiciliare notturna. È indagato per truffa, tentata truffa e resistenza a pubblico ufficiale. Condotte continuate e pluriaggravate.