Si è avvalso della facoltà di non rispondere al processo Ghota in corso a Reggio Calabria l'ex senatore ed ex sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Valentino che ha ricevuto formalmente in aula dal Procuratore aggiunto della Dda, Giuseppe Lombardo, la comunicazione di essere indagato per reato connesso.

Giuseppe Valentino è stato chiamato in causa dal pentito Seby Vecchio, ex poliziotto ed ex assessore e consigliere comunale di Alleanza Nazionale in relazione agli esiti di una riunione avvenuta a Roma nella sede del partito presieduto da Gianfranco Fini per appianare i dissidi politici tra l'ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, e l'avvocato Alberto Sarra, esponente di An. Il collaboratore di giustizia ha affermato, in uno dei verbali depositati, che in realtà quella riunione sarebbe servita a indurre Scopelliti a favorire gli interessi dei clan della 'ndrangheta reggina più potenti: i De Stefano e i Condello.

Si è invece conclusa con il controesame del pubblico ministero Giuseppe Lombardo, la testimonianza al processo Ghota dell'ex europarlamentare di An, Umberto Pirilli. Pirilli, per oltre un' ora, ha risposto alle domande del rappresentante dell'accusa, raccontando la sua esperienza di politico e amministratore, e «delle diverse posizioni politiche che maturavano in Alleanza nazionale» sui vari temi. «Non ho mai partecipato ad alcuna riunione alla fine del 2006 con il presidente Fini, il senatore Valentino e l' avvocato Sarra» ha risposto l'ex europarlamentare a sua volta indagato. L'ex coordinatore di Alleanza nazionale in Calabria, come Valentino, era stato indicato dal collaboratore di giustizia Seby Vecchio come presente a quella riunione romana.