«Quella degli omicidi sul lavoro è una strage continua a cui occorre rispondere chiamando i lavoratori alla mobilitazione»: è quanto afferma l'Unione sindacale di base Lavoro privato proclamando lo sciopero generale di tutto il settore privato per le ultime due ore di ogni turno di lavoro per la giornata di domani, venerdì 6 aprile. Si tratta, afferma ancora l'Usb dopo l'ultimo incidente mortale sul lavoro a Crotone, di «una prima e immediata mobilitazione che segna l'avvio di una campagna per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per fermare la strage, che si articolerà nei prossimi giorni e mesi con ulteriori iniziative di lotta». Dallo sciopero, spiega inoltre l'Usb, «sono esentate le aziende del privato soggette alla legge 146/90», la legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, «che, come per tutto il pubblico impiego, non possono scioperare in conseguenza di questa legge che chiediamo di abolire». Per l'Usb si è «di fronte alla totale assenza di prevenzione e alle nefaste leggi che hanno deresponsabilizzato i datori di lavoro, ridotto la possibilità di effettuare controlli da parte degli organi ispettivi». E, per questo, chiede al nuovo parlamento modifiche legislative e «di finanziare la prevenzione e i servizi ispettivi».

Il cordoglio e la vicinanza del ministro Poletti

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, esprime cordoglio e la vicinanza alle famiglie dei lavoratori deceduti nell'incidente di Crotone: «Un altro tragico caso di morte sul lavoro, che rinnova il dolore suscitato da analoghi episodi, gli ultimi dei quali accaduti recentemente». E fa sapere di aver convocato, per martedì 10 aprile, un incontro per «un esame della situazione in tema di sicurezza dei luoghi di lavoro», al quale parteciperanno i rappresentanti dell'Ispettorato nazionale del lavoro, dell'Inail e dell'Inps.