L’iniziativa parlamentare vede come prima firmataria la deputata cinquestelle Elisa Scutellà e porta la data del 22 dicembre scorso
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Spunta come un fulmine a ciel sereno una proposta di legge per la riorganizzazione della distribuzione territoriale degli uffici territoriali giudiziari. L’iniziativa parlamentare vede come prima firmataria l’on. Elisa Scutellà e porta la data del 22 dicembre scorso.
Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla eventuale entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per la ridefinizione degli assetti territoriali degli uffici giudiziari e a valutare la riorganizzazione degli uffici giudiziari di primo grado prendendo in considerazione la specificità territoriale del bacino di utenza, le caratteristiche geomorfologiche del territorio e la sua estensione, la distanza e il tempo di percorrenza tra il tribunale accorpato e quello accorpante, considerando la carenza di collegamenti stradali e ferroviari, la situazione infrastrutturale e la vetustà della rete viaria all'interno delle circoscrizioni di riferimento.
Nel testo si tende ad «assicurare che tra i tribunali soppressi oggetto di rivalutazione siano preferiti quelli situati in comuni con un'alta densità abitativa, garantendo la presenza di un presidio di giustizia nel territorio dell'ente locale stesso; di ridefinire l'assetto territoriale tenendo conto della presenza di istituti penitenziari di alta sicurezza e del numero di detenuti ospitati nel circondario interessato».
Tra gli elementi sottolineati l’emergenza criminale, la possibilità di valutare, in luogo della riattivazione di sedi di tribunali soppresse, «l'opportunità di riattivare una o più sezioni distaccate tra quelle soppresse, tenendo conto, nella selezione delle stesse, dei criteri di collocazione geografica rispetto alle aree di utenza che devono essere coperte anche in relazione alla popolazione complessiva». Proprio il 22 gennaio scorso il guardasigilli aveva risposto a una interrogazione parlamentare dell’On. Scutellà in ordine alla questione dell’ex tribunale di Rossano. Tra i firmatari della proposta di legge gli onorevoli Bilotti, Bruno Bossio, Bubisutti, D’Arrando, Di Muro, Di Sarno, Ferro, Giuliano, Grippa, Lorefice, Lovecchio, Tondo.