È una vittoria schiacciante quella di Giovanni Cuda contro Stefano Alcaro. Entrambi si contendevano la guida dell’Università Magna Grecia di Catanzaro e l’eredità di Giovambattista De Sarro.

Giovanni Cuda, 61 anni e ordinario di Biologia Molecolare è stato eletto nuovo rettore dell’ateneo catanzarese al termine dell’elezioni avvenute nella giornata di oggi. Ma già al 141 voto delle schede dei docenti (quelle con maggior voto ponderato) attribuite a Giovanni Cuda l'aula dove avveniva lo spoglio è esplosa consegnandogli la vittoria.

Nei voti dei docenti (214 votanti su 224 elettori) Giovanni Cuda ha ottenuto 175 voti contro i 27 di Stefano Alcaro, 8 schede bianche e 4 nulle (1 il valore del voto ponderato). Nei voti dei ricercatori (119 votanti su 122 elettori) Cuda ha conseguito 111 voti contro gli 11 di Alcaro (0,33 il valore del peso ponderato). Nei voti del personale tecnico e amministrativo (152 votanti su 184 elettori) Cuda ha ottenuto 82 voti contro i 63 di Alcaro, 6 schede bianche e 1 nulla (0,1 il valore del peso ponderato).

Cuda: «La mia sarà un'università appassionata»

«È davvero una vittoria importante, una vittoria che in qualche modo mi riempie di grande responsabilità e di grande gioia» le prime parole di Cuda al termine dello scrutinio. «È un consenso vasto, è stata una bella avventura, una bella gara e pulita. Sarà un’enorme responsabilità per me ma c’è dentro di me la passione per portare a casa i risultati che spero riusciremo a portare». In relazione all’enorme scarto di voti rispetto allo sfidante ha dichiarato: «Mi fa piacere che siano arrivati così tanti consensi perché vuol dire che c’è tanta gente che crede in me e nel mio programma e di questo ringrazio tutta la comunità accademica». «Sarà una università appassionata – ha aggiunto poi il neo rettore – con un grande senso di orgoglio e un grande senso di appartenenza. Una università che mira a crescere e bene, in maniera armonica e intraprendente».

Il rettore ha poi voluto inviare un messaggio agli studenti: «Gli studenti sono la spina dorsale. Su di loro puntiamo perché noi siamo al loro servizio, speriamo che questo diventi un ateneo alle richieste degli studenti, a garantire loro i servizi e grandi opportunità alla popolazione studentesca».

In relazione ai rapporti tra l’ateneo e la città di Catanzaro ha dichiarato: «È una città alla quale io appartengo, quindi per quanto mi riguarda ci sarà la massima attenzione verso le istanze che verranno dalla città ma spero che anche la città lo faccia nei confronti di questa università». 

Giovanni Cuda si insedia in una fase delicata per l’integrazione tra le due ex aziende ospedaliere, oggi unificate sotto il nome di Dulbecco: «L’università svolge un ruolo cardine perché tutte le scelte dovranno ricevere il placet sia della parte politica che di quella accademica. Molti dei miei migliori amici sono medici dell’ospedale Pugliese e alcuni della Mater Domini, non credo da parte mia non saranno mai sollevati problemi. Spero che questa integrazione sia reale per il bene della nostra popolazione che ha tanto bisogno di sanità di ottima qualità ma soprattutto per i nostri studenti che hanno diritto di essere formati in maniera egregia in questa comunità».

In relazione infine alle polemiche che hanno caratterizzato nell’ultimo periodo i rapporti con l’Unical, soprattutto dopo l’attivazione di un corso di laurea in Medicina, Cuda ha chiarito: «Le polemiche lasciano sempre il tempo che trovano. Noi abbiamo ottimi rapporti con l’università di Cosenza e soprattutto non dobbiamo temere la competizione. L’università ha un ruolo importante che è quello di far crescere la società e non soltanto i propri membri ma la società. Alla fine sarà una bella gara anche con loro».

Gli auguri del presidente del Consiglio regionale Mancuso

«Al neo Rettore dell’Università Magna Graecia prof. Giovanni Cuda, rivolgo le congratulazioni, mie e del Consiglio regionale, per il prestigioso ruolo che è chiamato a svolgere. All’Ateneo catanzarese, rilevante per storia ed eccellenze accademiche,  la città capoluogo e la  Calabria annettono una speciale importanza». Per il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso: «In un frangente di accelerati cambiamenti, da Istituzioni di alta cultura e ricerca si attendono impulsi e slanci che possano, in sinergia con le impostazioni programmatiche della Regione, ridare  protagonismo dinamico alla Calabria nello scenario internazionale». Ad avviso di Mancuso: «All’insegna del pragmatismo e dell’intraprendenza e  grazie alla collaborazione fattiva di tutti noi che non mancherà mai, non dubito che si riuscirà a valorizzare pienamente il grande potenziale di un Ateneo che deve vincere sfide importanti».

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