VIDEO | Le irregolarità sono state riscontrate a carico di 94 italiani e 13 stranieri. In particolare difformità rilevate sull’indicazione della reale residenza o dei componenti il nucleo familiare
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I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, nell’ambito dell’operazione denominata “Easy Voucher”, hanno segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, 107 cittadini per i reati di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in ordine a richieste non spettanti di sussidi economici, disposti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri già nel 2020, all’inizio della nota emergenza connessa alla pandemia da Covid 19, per fare fronte ai disagi economici che ne sono conseguiti.
Nello specifico, le indagini poste in essere dai militari della Stazione di Gioia Tauro, hanno permesso, attraverso un’attenta attività di analisi documentale in relazione alle 410 istanze presentate e degli allegati stati certificativi, in riscontro anche a un esame incrociato tra le verifiche esperite sul territorio e gli accertamenti info-investigativi, di appurare numerose irregolarità nelle procedure di attestazione e l’assenza del possesso dei requisiti previsti.
Diverse sono state le irregolarità emerse dagli accertamenti espletati sui soggetti richiedenti il sussidio, in particolare difformità rilevate sull’indicazione della reale residenza o dei componenti il nucleo familiare, atteso che la norma stabilisce che l’elargizione debba essere effettuata tenendo conto anche dell’effettivo “reddito familiare” e non solo del singolo richiedente; le autocertificazioni ritenute mendaci hanno riguardato inoltre l’errata indicazione dell’ISEE, con limi
Le difformità riscontrate, a carico di 107 cittadini, di cui 94 italiani e 13 stranieri, pari a circa il 25% delle istanze presentate, hanno impedito l’elargizione dei sussidi a soggetti non aventi diritto, per un tentato danno erariale complessivo stimato in circa 34.500 euro. Le persone sono state segnalate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, per i reati di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.