I reparti di destinazione saranno quelli di Pronto soccorso, Anestesia e Rianimazione. I camici bianchi potranno scegliere se effettuare prestazioni aggiuntive: Previsti anche gli specializzandi
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È già stato depositato nella commissione Sanità del Consiglio regionale il disegno di legge «finalizzata a garantire i livelli essenziali di assistenza nelle unità di anestesia e rianimazione e nelle unità operative di pronto soccorso del servizio sanitario regionale». La misura, illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa indetta in Cittadella, ha il principale scopo di incentivare il personale sanitario a prestare servizio in quei reparti in cui le attività risultano essere particolarmente gravose o persino a rischio e dove si registra una cronica carenza di sanitari.
Nello specifico, la norma prevede la possibilità di concordare con i medici e i sanitari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi l'effettuazione di prestazioni aggiuntive nelle unità operative di pronto soccorso, anestesia e rianimazione oltre che includere nella misura anche medici in formazione, e quindi specializzandi già assunti nelle aziende. Secondo quanto riferito nel corso della conferenza stampa, il valore economico delle singole prestazioni aggiuntive può arrivare fino a 100 euro all'ora «lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione».
La relazione illustrativa allegata al disegno di legge, prevede una spesa annuale del valore di 3.315.000 per il 2022, di 16.880.000 euro per il 2023 oltre ad una ulteriore spesa del valore di 9.203.000. Il reclutamento del personale medico e sanitario avverrà secondo un ordine di priorità, ovvero precedenza a chi già svolge servizio nel medesimo reparto (pronto soccorso o anestesia e rianimazione), secondariamente a chi presta servizio in altri reparti della stessa azienda ma con specializzazioni affini alla medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza. Infine, via libera a personale proveniente da altre aziende ma solo dopo la stipula di una convenzione tra le amministrazioni.
Le stesse attività potranno essere svolte in regime libero professionale e su base volontaria anche da medici in formazione specialistica assunti dalla medesima azienda o ente regionale al di fuori dell’orario dedicato alla formazione specialistica ed esclusivamente a supporto del personale specializzato. Il disegno di legge dovrà essere discusso ed approvato dall'aula.