Tutti accusati a vario titolo di truffa aggravata per aver presentato documentazione che attestava rapporti di lavoro solo fittizi per ricevere il rimborso dall'ente
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Dovranno comparire dinnanzi al Gup del Tribunale di Catanzaro il prossimo 24 giugno i 12 imputati nell'ambito del procedimento denominato Gettonopoli. Per loro il procuratore aggiunto, Giancarlo Novelli, ha infatti chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta di Andrea Amendola, Antonio Amendola, Tommaso Brutto, Carmelo Coluccio, Enrico Consolante, Sergio Costanzo, Salvator La Rosa, Giovanni Merante, Elzbieta Musielak, Libero Notarangelo, Sabrina Scarfone e Antonio Triffiletti.
Tutti indagati a vario titolo per truffa aggravata perché con artifizi o raggiri consistiti nella assunzione solo formale alle dipendenze di attiviità commerciali o aziende laddove invece non svolgevano alcuna prestazione effettiva inducevano in errore il comune di Catanzaro al quale rappresentavano documentalmente come effettivo il rapporto lavorativo e procurandosi un ingiusto profitto consistito nel conseguimento di somme a titolo di rimborso che il comune di Catanzaro erogava alle aziende per i periodi orari che impegnavano i consiglieri in attività istituzionale nelle vesti di consigliere comunali.
In altri casi i consiglieri comunali e componenti delle varie commissioni in concorso tra loro verbalizzavano falsamente la presenza nelle sedute delle commissioni consiliari inducendo in errore il Comune di Catanzaro e procurandosi l'ingiusto profitto consistito nel versamento dei cosiddetti gettoni di presenza per la loro partecipazione alle riunioni.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Giuseppe Pitaro, Antonio Ludovico, Antonio Lo Monaco, Gregorio Viscomi, Luca De Munda.