Rischia di conoscere uno stop la manifestazione di interesse indetta dalla Regione Calabria per la manutenzione e la gestione del termovalorizzatore di Gioia Tauro. Dopo una prima proroga rispetto ai tempi previsti dal bando, la stazione appaltante ha recentemente nominato la commissione che dovrà valutare l’unica offerta pervenuta.

Ma su questo procedimento si è inserito il ricorso di Ecologia Oggi, intenzionata a partecipare con un raggruppamento di imprese di cui è capogruppo, che ha chiesto l’annullamento della manifestazione e tutti gli atti che ne sono derivati. Il ricorso, presentato al Tar Calabria, verrà discusso nell’udienza di mercoledì prossimo a Reggio Calabria.

L’iniziativa nasce perché secondo Ecologia Oggi esisterebbe un difetto di informazioni nella manifestazione di interesse che avrebbe impedito di redigere un accurato quadro degli investimenti. In particolare il punto discusso riguarda le famose Bat (Best available techniques) del trattamento fumi che secondo la ricorrente non è ben chiaro a chi siano in capo. Siccome individuare le migliori tecnologie sul mercato per limitare l’impatto dei fumi non è investimento di poco conto, è chiaro che molto cambia nel piano economico del futuro concessionario.

In realtà a complicare il quadro ci si è messo il bando di gara della Città Metropolitana di Reggio Calabria, la quale ha inteso appaltare il servizio di gestione per tre anni (oltre due, quale opzione di rinnovo) degli impianti di trattamento dei rifiuti urbani di Gioia Tauro e Siderno, fra i quali uno è sovrapponibile (e, quindi, allo stato identico) a quello oggetto della manifestazione di interesse.

La Città metropolitana con il suo bando ha inteso mettere a gara medio tempore la gestione, fino a quando l’operatore economico selezionato in esito alla manifestazione di interesse (e alla gara che ne scaturirà) non ne assuma la qualifica di concessionario.

Questo non ha fatto altro che implementare i dubbi: a chi spetta l’investimento, certo di non poco conto, sulle Bat? Alla città metropolitana che ha indetto la gara per la gestione temporanea o al concessionario individuato al termine della procedura avviata dalla Regione Calabria? Ecologia Oggi e i suoi partner ritengono che sul punto nessuno abbia fatto la necessaria chiarezza.

Per questi motivi avevano avanzato istanza di riapertura dei termini di partecipazione alla manifestazione di interesse che però sono stati negati e con Decreto dirigenziale n. 9722 dell’11.08.22 ha nominato un apposito Collegio di esperti, nel cui preambolo viene esplicitato che «entro il termine fissato dal D.D.G. n. 5422 del 18/05/2022 è pervenuta n. 1 istanza» e che «è intenzione dell’amministrazione regionale, procedere alla valutazione della fattibilità della proposta pervenuta, per provvedere, qualora la valutazione si concluda positivamente, all’indizione della gara per l’affidamento della concessione, secondo la formula del progetto di finanza, dell’adeguamento e del completamento del termovalorizzatore di Gioia Tauro comprensiva della gestione di manifestazione d’interesse».

Unica risposta ottenuta quindi dalla ricorrente dalla Regione è stata il diniego alla riapertura dei termini e un chiarimento circa il rapporto fra i due bandi che riguardano lo stesso impianto. Secondo l’avvocato Francesco Caputo «già il Tar Sicilia ha statuito che quando le informazioni concernono aspetti assolutamente rilevanti ai fini dell’offerta, la mancata risposta diviene elemento causativo di illegittimità». 

Vedremo mercoledì cosa deciderà il Tar Calabria, una sua decisione potrebbe dilatare ulteriormente i tempi per l’ammodernamento dell’impianto che l’amministrazione regionale considera strategico per la gestione dei rifiuti. Il tutto mentre le discariche disponibili ad accogliere gli scarti di lavorazione si stanno via via esaurendo.