VIDEO | L’organismo di monitoraggio chiede ed ottiene un incontro al sindaco Stasi lamentando alcuni ritardi: «Si tratta di aspetti che dovevano essere curati nei primi mesi post referendum»
Tutti gli articoli di Cronaca
Sono trascorsi poco meno di 4 anni dall’istituzione della terza città della Calabria e su alcuni punti si registrano ancora notevoli ritardi. A partire dall’approvazione dello Statuto fino alla individuazione di un nuovo gonfalone e allo stemma comunale. Ma si rende necessario anche pervenire alla definizione di un unico santo patrono che indentifica le due ex città, materia questa, di compentenza ecclesiale.
Il nuovo santo patrono
Nei giorni scorsi l’Osservatorio permanente sulla gestione e gli effetti della fusione ha riunito il direttivo per la ripresa delle attività ed ha anche discusso degli esiti di un incontro, cordiale e con spirito collaborativo, che i vertici dell’organismo civico hanno avuto con il sindaco Flavio Stasi. Il presidente Vincenzo Figoli ha rappresentato al direttivo le questioni preminenti e i ritardi sulla approvazione dello Statuto, sullo stemma comunale, sul gonfalone, e sulla necessità di accelerare le procedure sull’individuazione di un unico patrono della città. Che per l’Osservatorio è Santa Maria del Patire, zona baricentrica tra le due ex città.
Si è discusso anche della celebrazione di una manifestazione a carattere nazionale che metta al centro la fusione, quale evento storico caratterizzante. «È necessario dare vita a fatti concreti, afferma Figoli. L’incontro con il sindaco è stato soddisfacente e sulle risposte alle osservazioni da noi poste sono pervenute rassicurazioni importanti». Tra i ritardi, secondo quanto emerge, a incidere sui ritardi il dato secondo cui l’amministrazione Stasi su alcuni punti strategici avrebbe rincorso, invano, l’unanimismo delle volontà politiche in consiglio comunale.
Passa in commissione lo Statuto
Intanto proprio ieri si sono chiusi i lavori della Commissione consiliare per la redazione dello Statuto. Che ora dovrà transitare in consiglio comunale per l’approvazione. La normativa prevede la maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri assegnati per l’approvazione dello Statuto nella prima seduta.
La presidente della commissione Isabella Monaco auspica l’unanimità, «ribadendo il suo fermo convincimento che il voto corale dell’assise cittadina rappresenti il viatico beneaugurante per una città che compie i suoi primi difficili passi dopo il processo di fusione voluto dai cittadini col referendum. Laddove, invece, non dovesse raggiungersi tale quorum, il percorso di approvazione dello Statuto si presenterebbe più articolato, prevedendo il Tuel un doppio passaggio consiliare consecutivo ed il conseguimento di una maggioranza assoluta. Le numerose audizioni, condotte per lo più durante l’impervio periodo del lockdown, hanno offerto lo spunto per la stesura della parte identitaria del Documento normativo, condensata in disposizioni ben articolate ed inserite a sistema dal professore Sandro Amorosino». Il presidente del Consiglio comunale, Marinella Grillo, sarà chiamata ora a riunire la Conferenza dei Capigruppo e a programmare i tempi della seduta consiliare.