Nessuno ha visto, né sentito nulla. È questo l'aspetto più sconcertante del furto con spaccata compiuto nel corso della notte ai danni di un'armeria di piazza Loreto a Cosenza.

Pistole e fucili sull'asfalto

Siamo in pieno centro città, Piazza Bilotti è ad un tiro di schioppo. Ed anche in periodo di restrizioni causa Covid con annesso coprifuoco, il fracasso generato dallo sfondamento della vetrina del negozio e poi quello della fuga dei malviventi, avrebbe dovuto mettere in allarme i tanti residenti della zona. Invece pistole e fucili persi dai ladri lungo il tragitto, sono rimasti sull'asfalto anche quando è ripresa la circolazione dei mezzi pubblici, le cui linee, nella gran parte, attraversano proprio questo tratto di strada.

Rinvenuta l'auto utilizzata dai ladri

L'allarme insomma, è scattato solo a giorno fatto, con l'intervento dei carabinieri della locale compagnia agli ordini del capitano Giuseppe Merola. Ancora da quantificare il bottino. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, gli autori del colpo hanno utilizzato una Fiat Stilo di colore grigio, subito rinvenuta dai militari nella zona di Serra Spiga e risultata rubata.

Le tracce portano al villaggio rom

Ma non si può dire che i malfattori non abbiano lasciato tracce. Gli investigatori ipotizzano che da Serra Spiga, attraversando un terreno incolto adiacente la sede dell'Asp, si siano diretti a piedi verso il villaggio rom. Secondo indiscrezioni, tra i rovi sarebbe stata rinvenuta anche una delle pistole rubate. Per questo l'attenzione dei carabinieri, supportati anche dagli agenti della squadra mobile della questura, diretti da Fabio Catalano, hanno concentrato la propria attenzione nel quartiere sovrastante Via degli Stadi, avviando una serie di controlli straordinari e di perquisizioni a carico di pregiudicati nel corso delle quali sono state trovate armi non riconducibili però a quelle trafugate.

Furto inquietante

La tecnica del furto con spaccata è stata a più riprese utilizzata negli ultimi mesi in città, per rapinare tabaccherie o sale di giochi e scommesse. Questa volta si è puntato contro un'armeria per rifornirsi di fucili e pistole destinate alla caccia o al tiro sportivo, ma certamente adeguate per compiere atti criminali. Ed è questo il lato più inquietante della vicenda.