Ricettazione in concorso con l’aggravante della recidiva reiterata. Questi i reati contestati a quattro persone arrestate nei giorni scorsi dai carabinieri di Reggio Calabria e Gioia Tauro. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Reggio Calabria Procura a seguito della richiesta formulata dalla locale Procura della Repubblica.

In particolare, le attività investigative sono state avviate a seguito della denuncia contro ignoti sporta da un cittadino presso la locale caserma dei carabinieri, per il furto di un trattore e di altro materiale agricolo di sua proprietà, nel capoluogo.

Fondamentale si è rilevata, a partire da questo evento, l’attività info-operativa avviata dai militari dell’Arma che ha permesso di constatare come il 23 febbraio scorso, i carabinieri impegnati su strada, nel corso di un normale controllo del territorio, avessero fermato un furgone su cui era trasportato e occultato un trattore agricolo con caratteristiche sovrapponibili a quelle del mezzo rubato. Nella circostanza, i militari avevano sottoposto a controllo anche un’autovettura con a bordo tre degli odierni arrestati, che precedeva lo stesso furgone e che alla vista della pattuglia aveva fermato spontaneamente la sua corsa in attesa di verificare l’esito del controllo in corso.

Il controllo incrociato dei dati emersi dalle verifiche effettuate ha infine consentito di ricostruire una rete relazionale e funzionale a immettere sul mercato nero quanto sottratto durante diversi episodi.

Il quadro indiziario, rassegnato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, ha permesso quindi di raccogliere un dettagliato scenario probatorio e di identificare con qualificata probabilità i responsabili negli odierni destinatari della misura cautelare. La dinamica della vicenda, per come ricostruita dagli investigatori, dopo il primo vaglio da parte del gip, dovrà ora trovare ulteriore conferma nelle successive fasi processuali.