Sono fuori pericolo di vita Vitaliano Corasoniti e il figlio di 16 anni entrambi scampati al rogo della propria abitazione, scoppiato nella notte tra il 21 e il 22 ottobre in via Caduti 16 Marzo a Catanzaro. Già nei giorni scorsi erano stati estubati e avevano iniziato a respirare autonomamente. Successivamente, sono stati entrambi dimessi dal reparto di Terapia Intensiva dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, dove si trovavano ricoverati dalla notte del rogo per una intossicazione determinata da inalazione di fumo. 

Dimessi Vitaliano Corasoniti e il figlio

Vitaliano Corasoniti si trova attualmente sotto osservazione nel reparto di Medicina mentre il figlio di 16 anni si trova in Pediatria. Entrambi stanno bene e dovranno essere interrogati dai carabinieri, a cui la Procura di Catanzaro ha delegato le indagini. Al momento le ipotesi di reato sono omicidio e disastro colposo. Certamente, le dichiarazioni dei sopravvissuti al rogo potranno aiutare gli investigatori a ricostruire il quadro entro cui si è sviluppato l'incendio. Tuttavia, si esclude che il rogo possa essere stato appiccato dall'esterno dell'abitazione. 

Nuovi sopralluoghi in casa Corasoniti

Nei prossimi giorni, intanto, si svolgerà un nuovo sopralluogo all'interno dell'appartamento di via Caduti 16 Marzo. I reparti investigativi dei carabinieri e dei vigili del fuoco torneranno sulla scena dell'incendio per eseguire nuovi accertamenti tecnici. Ci sarà, infatti, da prelevare il contatore dell'energia elettrica, da cui dovranno eventualmente emergere picchi anomali di consumo e a che ora di quella notte il contatore si sia staccato a causa dell'incendio.

I cellulari da trovare

Ci sarà da prelevare, infine, i telefoni cellulari di Rita Mazzei e Vitaliano Corasoniti - padre e madre dei tre fratelli morti nel rogo - non ancora ritrovati nell'appartamento distrutto dalle fiamme. Al momento nessuna ipotesi viene esclusa.