Mentre in Sardegna proseguono le ricerche di Davide e Massimliano Mirabello, la comunità del Vibonese si riunisce in preghiera e l'avvocato della famiglia spiega i contorni degli alterchi che i fratelli avevano con i Marras. L'INTERVISTA
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«Davide Mirabello ha una condanna in primo grado, ma abbiamo proposto appello e attendevamo la fissazione della prima udienza». Così l’avvocato Salvatore Sorbilli chiarisce i precedenti penali calabresi di uno dei due fratelli scomparsi in Sardegna, precisando che «non si tratta di una pena per tentato omicidio, bensì per lesioni durante un alterco con una persona».
Il legale è stato chiamato dalle sorelle Mirabello a seguirle nelle indagini che sono in corso, a carico degli allevatori Joselito e Michael Marras – padre e figlio con i quali Massiliano a Davide avevano da tempo scontri – e l’avvocato vibonese medita di nominare un perito di parte in vista degli accertamenti irripetibili programmati dal Ris dei carabinieri di Cagliari.
Sorbilli, inoltre, ha chiarito di non conoscere eventuali precedenti degli indagati, chiarendo di avere «appreso solo dai giornali di questo presunto raid punitivo che i Mirabello avrebbero ordito, tempo fa, contro i Marras».
A suo parere, «neanche le sorelle Mirabello conoscevano questo episodio, sapendo invece dei ripetuti screzi di cui erano vittime i loro familiari» di cui non si hanno più notizie da 13 giorni.
Frattanto, proprio per non far sentire sole Eleonora, Adelaide e Caterina Mirabello è stata programmata per questa sera una veglia di preghiera che si terrà, a partire dalle 21, nella chiesa di San Gregorio d’Ippona.