La Dda di Catanzaro aveva chiesto condanne molto più severe rispetto a quelle inflitte dal tribunale collegiale di Castrovillari in quanto veniva contestata anche l'aggravante mafiosa
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Il processo di primo grado per una presunta estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di due commercianti di Cassano Ionio finisce con tre condanne per un capo d’accusa e un’assoluzione per un altro. È quanto deciso dal Tribunale di Castrovillari nei confronti dei tre imputati: Luigi Abbruzzese, Antonio Pavone e Rocco D’Amato.
La Dda di Catanzaro, rappresentata dal pubblico ministero Alessandro Riello, aveva chiesto condanne molto più severe rispetto a quelle inflitte dal tribunale collegiale di Castrovillari. Nel caso di specie, il presidente Giusy Ferrucci (giudici a latere Carmen Lodovica Bruno e Luca Fragolino), ha emesso una sentenza di condanna pari a 6 anni e due mesi di reclusione (più una multa di 5.200 euro) rispettivamente a Luigi Abbruzzese e Antonio Pavone, mentre ha condannato Rocco D’Amato (pena sospesa) a nove mesi di carcere. Lo stesso D’Amato è stato assolto per l'estorsione e la condanna riguarda le lesioni personali procurate alla persona offesa. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Natascia Gardi, Rosetta Rago, Gaetano Maria Bernaudo e Filippo Cinnante.