VIDEO | L'associazione Magna Graecia invoca l'arrivo dei militari convinta che la dotazione organica delle forze dell'ordine sia insufficiente a contrastare la malavita organizzata
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Cala il silenzio sull’emergenza criminale nella Sibaritide, silenzio che non aiuta a fronteggiare il fenomeno. Nelle ultime ore il comitato Magna Graecia, alla luce della preoccupante sequenza di episodi delinquenziali a cadenza quotidiana, ha chiesto l’intervento dell’Esercito convinto della necessità che la dotazione organica in capo alle forze dell’ordine sia insufficiente a contrastare la malavita organizzata.
E richiama le differenze per numero di organico tra stessi territori calabresi: le postazioni di polizia presenti a Lamezia, Siderno e Locri, hanno circa il 30% in più di personale rispetto alla prima città della provincia di Cosenza. Idem per la presenza di un tribunale.
Di parere diverso è Fratelli d’Italia che è per il potenziamento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine ma contrario all’arrivo dell’esercito. Secondo il componente dell’Esecutivo nazionale di Fdi Ernesto Rapani «siamo alle porte dell’estate, la massima presenza di militari comporterebbe un danno all’immagine dell’intero territorio, e un danno al turismo. Tuttavia, il rappresentante della destra conferma «la latitanza delle istituzioni non solo locali, ma anche del governo centrale». Rapani chiede l’elevazione dei presìdi di polizia, non solo per elevazione funzionale, ma anche per numero di uomini e mezzi.
«Il perpetrarsi di atti intimidatori è il segnale che l’imprenditoria non si piega, ma quel che preoccupa è la facilità con cui si spara come è avvenuto di recente a Corigliano. Il problema, quindi, riveste una natura sociale e culturale».