Flash mob contro la criminalità organizzata. La città di Corigliano Rossano reagisce al clima di tensione in atto dopo la pericolosa sequenza di atti delinquenziali, tra sparatorie, auto fatte saltare in aria e pestaggi. L’iniziativa è stata programmata per mercoledì 28 luglio in due punti: zona Palmeto a Schiavonea, e Torre Stellata sul lungomare di Rossano. L’iniziativa vede tutta la società civile in campo: la Chiesa, l’amministrazione comunale, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e movimentismo civico.

Le accuse di città omertosa e poco collaborativa 

Duro il monito del sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi alle istituzioni in ordine ad alcune tesi sostenute da alcuni pezzi dello Stato nel corso di un tavolo sulla sicurezza pubblica, secondo cui la città non collabora e presenta ampie zone di omertà: «Abbiamo voluto questa iniziativa proprio per contrastare l’idea di città omertosa. Non lo è affatto, è una città che reagisce, sana, che opera e produce. Dimostreremo che Corigliano Rossano è ben altra cosa e che non si gira dall’altra parte. Di certo, continua l’amministratore, l’intervento dello Stato è necessario, non possiamo pretendere che i cittadini si facciano giustizia da soli. Lo Stato non deve crearsi nessun alibi, deve manifestare la sua presenza che non significa militarizzare ma attuare le giuste strategie per prevenire oltre che per colpire il crimine».

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