La multinazionale milanese interviene dopo le polemiche sullo svuotamento dei bacini silani, rilasciando «fino a un massimo di 2,5 milioni di metri cubi di acqua» e dichiarando la «disponibilità a collaborare con le autorità locali»
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A2A comunica che, «a seguito delle recenti interlocuzioni con il Gestore della rete elettrica nazionale, è stata autorizzata a rilasciare a beneficio del territorio un quantitativo di acqua fino a un massimo di 2,5 milioni di metri cubi altrimenti destinato a garantire disponibilità di produzione di energia sufficiente per supportare il Piano di Riaccensione del sistema elettrico in caso di eventuale blackout. Un risultato che dimostra lo spirito di collaborazione con il quale il Gruppo opera nei confronti delle comunità calabresi e delle amministrazioni che le rappresentano».
A2A evidenzia che «questo intervento consente di gestire l'attuale contingenza ma che tuttavia deve essere considerato una soluzione provvisoria perché non risolutiva rispetto alle note carenze infrastrutturali nella gestione della risorsa idrica».
A tale proposito, la società «rinnova la propria disponibilità a collaborare con le autorità locali per studiare e realizzare progetti volti a superare definitivamente tali criticità».
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