Il commissario Giuseppe Guetta per scongiurare problemi igienico-sanitari negli istituti scolastici ha emesso il provvedimento. Città in ginocchio e commercianti esasperati
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È vera e propria emergenza idrica a Vibo Valentia, tanto che per fronteggiare i disagi causati dell’intervento di manutenzione di una condotta Sorical nel territorio di Gerocarne - che sta lasciando a secco il comune capoluogo, Pizzo e Stefanaconi ormai da tre giorni - il commissario prefettizio di Vibo Valentia, Giuseppe Guetta, ha emesso un’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per le giornate di oggi, giovedì 7 marzo, e domani, venerdì 8 marzo. Un fatto senza precedenti che testimonia la gravità della situazione ingeneratasi a seguito dell’intervento in località “Pozzonaro” per la sostituzione di otto metri della condotta adduttrice Sorical e la riparazione di un tratto già interessato in passato da gravi criticità.
L’atto commissariale prende le mosse dalla comunicazione della società di gestione delle risorse idriche regionali riguardante la persistenza del guasto. «Si ritiene opportuno - scrive Guetta - provvedere alla chiusura degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie in cui potrebbero incorrere gli istituti medesimi a causa della mancanza dell’approvvigionamento idrico per i giorni 7 e 8 marzo e fino al ripristino della fornitura idrica». Di tale circostanza, peraltro, il commissario informa di essere venuto a conoscenza «soltanto per le vie brevi a seguito di contatti telefonici con gli uffici Sorical e per la quale è comunque costretto ad emanare provvedimento extra-ordinem per la tutela, nel caso specifico, di operatori, docenti e soprattutto alunni, di cui la maggioranza di minore età».
Quindi la chiusura «per il tempo necessario a ripristinare le normali condizioni igienico-sanitarie e comunque per il periodo necessario al ripristino dell’approvvigionamento idrico». Una situazione che sta mettendo in ginocchio migliaia di cittadini e decine di esercizi commerciali costretti ad abbassare le saracinesche nell’impossibilità di portare avanti le attività per il perdurare della crisi idrica di questi giorni. Mentre in città iniziano a comparire autobotti private che riempiono a pagamento le cisterne e non vi è ancora alcuna traccia di autobotti “pubbliche”.