Si rinnova la consueta cerimonia che negli ultimi due anni non si è potuta tenere a causa del Covid. Il governatore della Regione: «Qui si può lavorare. La 'ndrangheta fa schifo e non deve diventare un alibi per dire che non si può fare nulla»
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Si è svolta questa mattina nella Sala del Tricolore della Prefettura di Catanzaro, la cerimonia di consegna delle decorazioni delle 3 Stelle al merito a 51 nuovi Maestri del lavoro della Calabria che si sono distinti nel proprio lavoro per singolari meriti di perizia, laboriosità, condotta morale e requisiti di anzianità, per gli anni 2020 e 2021.
La cerimonia che si rinnova
Si è rinnovata, pertanto, la solenne cerimonia, che per due anni non ha potuto svolgersi nella tradizionale giornata del Primo Maggio a Causa della pandemia. Alla manifestazione, presieduta dal Prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, ha preso parte anche il presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, i prefetti delle provincie calabresi e le autorità civili e militari della regione, tra cui il direttore territoriale del Lavoro di Reggio Calabria, il Console Regionale e i cinque consoli provinciali dei Maestri del Lavoro.
Una nuova narrazione della Calabria
Nell'occasione il presidente della Regione Roberto Occhiuto ha dichiarato: «Noi abbiamo la necessità di raccontare un'altra Calabria, diversa da quella che viene spesso raccontata come una una regione dove non si lavora e non serve lavorare e dove la 'ndrangheta impedisce lo svolgimento di attività che sono normali in altre aree. È bello che qui ci siano gli uomini delle istituzioni che insieme salutano eccellenze della Calabria che hanno dimostrato che qui, invece, si può lavorare perché la 'ndrangheta fa schifo, ma non deve diventare un alibi per dire che non si può fare nulla».
Il lavoro
«C'è molto da fare - ha aggiunto Occhiuto - proprio nella direzione di costruire nuovo lavoro. Il mio governo sta operando su due direttrici: da un lato andare incontro alla necessità di rendere più dignitoso, dal punto di vista economico e della stabilità, il lavoro precario, che c'è ed è tanto, e, inoltre, di crearne di nuovo, intervenendo sulle politiche attive. In accordo con il sindacato, istituiremo un organismo che si occuperà di vigilare per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro».
Per la provincia di Catanzaro sono stati insigniti:
- Sergio Cristofaro
- Luigi Critelli
- Mariapia De Luca
- Silvana De Marco
- Erminio Giglio
- Rosaria Iofalo
- Anna Loprete
- Vittorio Lucia
- Rosario Montesano
- Francesco Paone
- Antonella Rattà
- Antonio Rossi
- Francesco Tallarico
- Annunziata Antonio Tenuta
- Agapito Trapasso
- Paolo Zaccanelli
Per la provincia di Cosenza sono stati insigniti:
- Elmira De Simone
- Antonio Gallo
- Carmine Guccione
- Lucia Mirella La Sala
- Luigi Liparoti
- Francesco Pagliuso
Per la provincia di Crotone sono stati insigniti:
- Roberto Murano
- Massimo Pennisi
- Giuseppe Petrocca
- Nicodemo Vetere
Per la provincia di Reggio Calabria sono stati insigniti:
- Giuseppe Cocuccio
- Giuseppe De Crea
- Antonio Delfino
- Gaetano Evoli
- Antonio Salvatore Garozzo
- Aldo Giordano
- Michele Iannello
- Francesco Idone
- Antonino Imbalzano
- Angela Maria La Face
- Paolo Neri
- Adele Scopelliti
Per la provincia di Vibo Valentia sono stati insigniti:
- Francesco Artusa
- Giuseppe Bulzomì
- Fortunato Cascia
- Carlo Cutuli
- Maria Teresa De Caria
- Teresa D’Urzo
- Nicolino La Gamba
- Pietro La Porta
- Anna Maria Mazzotta
- Giuseppe Mirabello
- Angelo Neglia
- Michele Russo
- Domenico Suriani