Sette sono gli indagati colpiti da misura cautelare e sospesi dalle loro funzioni, ma nel fascicolo aperto dalla procura di Reggio Calabria risultano 52 persone. Un’inchiesta, quella condotta da guardia di finanza stamattina, che rischia di travolgere l’Università Mediterranea e seppellire l’onorabilità dell’ateneo reggino sotto un cumulo di vergogna.

È bene mettere in chiaro che l’inchiesta “Magnifica” non riguarda condotte ascrivibili a poche persone, ma mette in luce un presunto sistema fraudolento organizzato e strutturato: un’associazione per delinquere al vertice della quale figurerebbero l’ex rettore Pasquale Catanoso e l’attuale numero uno dell’ateneo Marcello Zimbone.

Esami pilotati, viaggi e cene pagati con le carte dell’Ateneo

Esami per entrare nel mondo accademico assegnati a tavolino, commissioni composte da persone compiacenti e pertanto idonee a garantire un trattamento favorevole ai singoli candidati scelti direttamente o a seguito di segnalazione; l'utilizzo sistematico e personalistico dei beni dell’università: automobili, carta di credito dell’ateneo per acquisti di beni personali, cene, viaggi e molto altro. E così fino alla concessione di servizi che non avrebbero rispettato la normativa sugli appalti.

Il "sistema" Mediterranea

Un vero e proprio “sistema” quello che emerge dalle carte dell’inchiesta della Procura di Reggio Calabria sui presunti clientelismi che guidavano il reclutamento del personale universitario – professori associati, ricercatori, dottorandi – nell’Università Mediterranea. Operazione “Magnifica”, così l’hanno battezzata gli inquirenti, vede inscritte nel registro degli indagati ben 52 persone, tra cui il rettore Santo Marcello Zimbone, interdetto dalle sue funzioni per 10 mesi, e il suo predecessore, il pro rettore vicario Pasquale Catanoso, sospeso per 12 mesi. L’inchiesta colpisce non solo il vertice dell’ateneo, ma travolge interi dipartimenti e i loro responsabili: economia, giurisprudenza e architettura infangati dall’accusa di avere pilotato esami e deciso a chi assegnare i posti di professore, ricercatore, assegni di ricerca e dottorandi.

La genesi dell’inchiesta

Un mondo parallelo nel quale le uniche regole che contavano erano quelle dettate dal “sistema” interno all’ateneo. Un castello che ha retto fino a quando una candidata ricercatrice, Clara Stella Vicari Aversa, denuncia tutto e fa scoppiare il bubbone.  

che, come si evidenzia nelle carte, sarebbe stata scartata pur avendo i titoli per vincere il concorso. E nonostante i ricorsi favorevoli vinti a Tar della Calabria, si sarebbe trovata davanti un muro di gomma all’interno dell’università, che avrebbe addirittura cambiato i parametri pur di non farla vincere. «Ritira il ricorso e aspetta il tuo turno» le avrebbero risposto dalla Mediterranea.

Ecco i nomi dei 52 indagati:

Elvira Rita Adamo, 1990, Cosenza

Renata Giuliana Albanese, 1957, Roma

Salvatore Ottavio Amaro, 1959, Reggio Calabria (professore associato Dipartimento Architettura)

Nicola Arcadi, 1953, Reggio Calabria

Giuseppe Bombino, 1971, Reggio Calabria

Pasquale Catanoso, 1953, Reggio Calabria (pro rettore università di Reggio Calabria)

Antonio Condello, 1973, Taurianova

Zaira Dato, 1949, Catania

Alberto De Capua, 1964, Reggio Calabria

Roberto Claudio De Capua, 1961, Reggio Calabria

Lidia Errante, 1989, Reggio

Philipp Fabbio, 1976, Villorba (Tv)

Giuseppe Fera, 1950, Messina

Massimiliano Ferrara, 1972, Reggio Calabria (direttore del dipartimento Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane)

Giovanna Maria Ferro, 1977, Reggio Calabria

Gaetano Ginex, 1953, Palermo

Giovanni Gulisano, 1959, Catania

Rita Iside Laganà, 1994, Reggio Calabria

Filippo Laganà, 1964, Reggio Calabria

Maria Teresa Lombardo, 1990, Roccella Ionica

Demetrio Maltese, 1988, Reggio Calabria

Chiara Manti, 1991, Campo Calabro

Domenico Manti, 1955, Campo Calabro

Antonino Laboccetta Mazza, 1972, Reggio Calabria (professore associato dipartimento Giurisprudenza)

Martino Milardi, 1962, Reggio Calabria

Carlo Francesco Morabito, 1959, Villa San Giovanni

Gianfranco Neri, 1952, Roma

Stefania Ilaria Neri, 1991, Pavia

Paolo Neri, 1961, Reggio Calabria

Rossella Panetta, 1991, Galatro

Adele Emilia Panuccio, 1988, Reggio Calabria

Giuseppe Pellitteri, 1954, Palermo

Giulia Ida Presta, 1993, Cosenza

Antonello Russo, 1972, Messina

Valerio Maria Rosario Russo, 1956, Salerno (funzionario area tecnica)

Francesca Sabatini, 1994, Roma

Giovanni Saladino, 1963, Bova Marina

Adolfo Santini, 1955, Catania (direttore dipartimento Architettura)

Leonardo Schena, 1971, Monopoli

Andrea Sciascia, 1962, Palermo

Aurelia Sole, 1957, Cosenza (ex rettore dell'Università della Basilicata)

Vincenzo Tamburino, 1953, Catania

Alessandro Taverriti, 1959, Messina (funzionario area tecnica)

Laura Thermes, 1943, Roma

Marina Rosa Tornatora, 1970, Reggio Calabria

Michele Trimarchi, 1956, Roma

Giuseppe Tropea, 1975, Soverato

Agostino Urso, 1965, Reggio Calabria

Giovanna Zampogna, 1990, Palmi

Giuseppe Zampogna, 1954, Palmi

Antonio Demetrio Zema, 1970, Reggio Calabria

Agrippino Marcello Santo Zimbone, 1961, Catania (rettore dell'Università di Reggio Calabria)