A dirigere le indagini la Procura di Lamezia Terme e la Questura di Catanzaro. Il piccolo vive in condizioni di indigenza e non frequenta la scuola
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Ci sarebbe un bambino di etnia rom, di età compresa tra i sette e gli otto anni, e residente nelle palazzine Aterp di San Pietro Lametino dietro i ripetuti lanci di sassi dal cavalcavia n. 277 sulla carreggiata Sud dell’autostrada A2 in corrispondenza del centro abitato di San Pietro Lametino.
Lo hanno stabilito le indagini avviate dalla Polizia Stradale iniziate dopo che lo scorso 26 febbraio una Mini Cooper era stata colpita in pieno proprio mentre transitava sulla carreggiata. Il sasso aveva colpito il parabrezza e solo per puro caso e per la prontezza del conducente erano state evitate conseguenze ben più gravi.
I lanci erano proseguiti anche nei giorni successivi. Diversi le pietre di media grandezza ritrovate in prossimità del cavalcavia. Da alcune immagini poi era emerso come un bambino da solo e in diversi orari della giornata si recasse sulla strada comunale che costeggia l'arteria autostradale lanciando pietre ai veicoli che passavano al di sotto.
A dirigere le indagini la Procura di Lamezia Terme nella persona del Sostituto Procuratore Maria Giulia Scavello. Al fine di individuare il minore ed i rispettivi genitori, il personale dell'Unità di PG della Sottosezione Polstrada, si è recato direttamente nelle palazzine popolari incontrando non poche difficoltà ad indentificare il piccolo. Attraverso il sistema di videosorveglianza e vagliando ogni particolare, nonché attraverso le verifiche condotte su altri complessi abitativi popolari, il personale della Polizia Stradale è riuscito ad individuare il bambino autore dei fatti, primogenito di una famiglia nomade che vive in condizioni di povertà e non frequenta la scuola dell’obbligo. Situazioni segnalate alle autorità competenti.