È deceduto oggi all’età di 77 anni. L’uomo era ricoverato da un po’ di tempo in Lombardia per alcuni problemi cardiaci. Fu protagonista nei primi anni Duemila del processo "Azimuth" in qualità di testimone di giustizia
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È morto in ospedale a Bergamo, lo storico proprietario dei “Mulini” di Cetraro. Silvio Aprile è deceduto oggi all’età di 77 anni. L’uomo era ricoverato da un po’ di tempo in Lombardia per alcuni problemi cardiaci. Tanti i messaggi di cordoglio postati sui social network in suo onore.
«Con la sua prematura scomparsa lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori il nostro “Pater Familias”, colui che ha creato un impero della pasticceria cetrarese dal nulla, con le sue sole forze. Dicevi sempre “tutti sono buoni e bravi quando non ci sono più”…ma tu lo eri per davvero! Ironico, gentile, buono, sensibile, generoso e mille altri aggettivi positivi non basterebbero per descriverti. Con te va via per sempre un pezzo importante della storia di Cetraro. Non ti dimenticheremo mai Nonno Silvio: nonno, padre, fratello, amico di tutti. Sarai sempre nei nostri cuori. Fa buon viaggio» si legge in un post su Facebook dei “Caffè Mulini”.
I “Mulini” di Cetraro per oltre 40 anni sono stati un punto di riferimento per tanti cetraresi e turisti che durante tutto l’anno si recavano nella località tirrenica per gustare le sue prelibatezze marinare, i suoi magnifici dolci e i gelati realizzati con grande sapienza.
«Non è stato certo un gioco da ragazzi far diventare i “Mulini” un punto di riferimento per tutto il Tirreno Cosentino. Gelateria di prestigio, pasticceria, risto-pizzeria, prima night e poi discoteca frequentatissima, dove si esibivano artisti di fama (Califano, Buongusto, Di Capri, Ricchi e Poveri ed altri). Insomma, per un lungo periodo Cetraro è stata Caput Mundi grazie alle sue intuizioni» scrive sui social Tommaso Cesareo, attuale vice sindaco di Cetraro.
Un testimone di giustizia a tutto tondo
Silvio Aprile, però, non è stato solo un uomo eccezionale e un ristoratore lungimirante. Di lui si ricorda nel processo “Azimuth” la testimonianza contro lo storico boss di Cetraro, Franco Muto, resa davanti alla Corte in un’aula di giustizia pugliese, precisamente a Trani. Ebbe il coraggio di raccontare le pressioni e le minacce che aveva subito da parte della cosca tirrenica. Non è mai andato via dal suo luogo di origine, proseguendo la sua attività ristorativa nel migliore modi ma non senza paura. Lo Stato non si dimenticò di lui. Nella sentenza emessa dalla Cassazione gli venne riconosciuto un risarcimento come parte offesa.
Una storia da raccontare quella di Silvio Aprile a cui verrà dato il giusto omaggio martedì 23 aprile. I funerali inizieranno alle 12.