È il tenente colonnello Alessandro Corda il nuovo comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Vibo Valentia. Succede a Luca Romano, trasferito a Monza. Un’eredità pesante quella che raccoglie l’ufficiale proveniente da Brescia, con esperienze in Sardegna, Trentino e all’estero, in missioni di pace internazionale. «Luca Romano – ha spiegato il comandante provinciale Bruno Capece, presentando alla stampa il nuovo capo del Roni – ha rappresentato un’eccellenza. Ha svolto uno straordinario lavoro, anche sul piano della comunicazione delle nostre attività, che intendiamo portare avanti e migliorare, con il suo successore».

Il colonnello Corda - ligure di nascita, padre sardo e carabiniere - ha spiegato come la Calabria non fosse stata tra le sue scelte, «ma è una destinazione – ha aggiunto – che ho accettato e che può essere per me un momento di grande crescita professionale». Nel Bresciano, territorio che sin dagli anni ’80 è infiltrato dalla ‘ndrangheta, in particolare da quella Vibonese (fu qui, a Gardone Valtrompia, che il 2 agosto 2003 fu ucciso il boss Umberto Maiolo), ha guidato il Nucleo investigativo. «Si tratta di territori profondamente diversi – ha aggiunto – ovviamente non giungo impreparato, ma so che c’è molto da studiare e da fare qui».

Stamani Corda, accompagnato da Capece, ha incontrato il procuratore di Catanzaro Gratteri, il procuratore di Vibo Valentia Falvo, il prefetto Zito, il questore Gargano e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Prosperi. Nel pomeriggio, quindi, i giornalisti.

Il comando provinciale di Vibo Valentia ha pertanto tamponato immediatamente a due defezioni pesantissime: oltre al tenente colonnello Romano, è stato infatti trasferito a Reggio Calabria il maggiore Valerio Palmieri, comandante del Nucleo investigativo. A sostituire il maggiore Palmieri è atteso il capitano Alessandro Papuli, che proviene dal comando della Compagnia carabinieri di Bracciano. Resta al Nucleo investigativo, invece, uno dei pilastri dell’esperienza che ha prodotto tutte le più importanti operazioni antimafia degli ultimi anni, fino Rinascita Scott, ovvero il capitano Alessandro Bui.

«Sì, il capitano Bui resta con noi – ha spiegato ai giornalisti il colonello Capece – E siamo anche riusciti a mantenere tutti i comandanti delle Compagnie. Andiamo avanti, per confermare gli importanti risultati che abbiamo conseguito finora e tentare anche di migliorarli».