L’uomo di origine marocchina salvò la donna delle grinfie dell’assalitore. Il sindaco Pugliese: «Un eroe simbolo della città»
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«Io ho fatto solo il mio dovere. Sono contento di vedere che la dottoressa sta bene e che è qui stasera. Vorrei che facesse la sua vita di sempre, dimenticando questo episodio». Lo ha detto Mustafa El Aoudi, l'uomo di origine marocchina che lo scorso 5 dicembre ha salvato un medico dell'Ospedale "San Giovani di Dio" di Crotone, la dottoressa Nuccia Calindro, aggredita e ferita con un cacciavite all'uscita dal lavoro.
Questa sera, Mustafa ha ricevuto, per il coraggio dimostrato, nella sala del Consiglio comunale, l'Encomio Solenne, la massima onorificenza cittadina, dalle mani del sindaco, Ugo Pugliese. «Mi hanno chiesto - ha detto Mustafa - se mi sento un crotonese, ma io mi sento più di un crotonese e aver salvato la vita di una persona per me è una cosa normale. Dedico questa giornata a mio padre, che è molto malato e sta soffrendo. Vorrei aiutarlo, ma non posso fare più di quello che già faccio».
La Giunta municipale ha inoltre deliberato, con altro provvedimento, di proporre al Ministero dell'Interno, attraverso la Prefettura di Crotone, l'attribuzione a Mustafa della medaglia al Valor Civile. Il sindaco Pugliese nel consegnare la pergamena, ha definito Mustafa «una persona che è diventata un eroe, simbolo di una città capace di solidarietà e che di accogliere».
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