Il ricorso in Appello, presentato dai legali di Mimmo Lucano, è stato al centro di una conferenza stampa convocata dai sostenitori dell'ex sindaco di Riace. L'incontro con i cronisti, moderato dal giornalista Pietro Melia, è diventato anche un evento politico - con gli interventi in video collegamento del senatore Gregorio De Falco e di padre Alex Zanotelli - servito per ribadire la volontà di irrobustire intorno alla sentenza di condanna, emessa dal Tribunale di Locri nel settembre scorso, un movimento che rivendica l'innocenza del condannato e la bontà del modello di accoglienza sperimentato nel borgo della Locride.

È toccato agli avvocati Andrea Dacqui e Giuliano Pisapia, quest'ultimo in collegamento da Milano, segnalare le incongruenza tecniche ravvisate nel dispositivo che condanna Lucano a 13 anni e 2 mesi di carcere - più la restituzione allo Stato di 500.000 euro - perchè ritenuto a capo di una associazione a delinquere finalizzata alla truffa nel nome dell'accoglienza dei migranti. Prendendo la parola, l'ex sindaco ha ringraziato per il sostegno ricevuto anche dopo la sentenza, dicendosi speranzoso verso un giudizio equilibrato della Corte d'Appello di Reggio Calabria.