Secondo quanto riferito dal ministero dell'Ambiente, la programmazione delle risorse europee nelle aree protette è in contrasto con la proroga delle cariche in scadenza. Subentra Valentina Viola
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Domenico Pappaterra non è più il presidente del Parco nazionale del Pollino. Lo ha disposto il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che, con una nota della Direzione generale Patrimonio naturalistico e mare, ne ha comunicato la decadenza.
«La decadenza è stata fondata dalla direzione ministeriale - è detto in una nota dell'ente Parco del Pollino che ha diffuso la notizia - su una interpretazione delle norme in materia di proroga della carica degli organi in scadenza approvate dal Parlamento per garantire la programmazione degli interventi del Pnrr nelle aree protette. Il presidente Pappaterra ha informato della comunicazione i componenti del consiglio direttivo dell'ente Parco i quali, unanimemente - riporta ancora la nota - hanno espresso incredulità e sorpresa per la repentina e inaspettata decisione ministeriale anche alla luce delle informali interlocuzioni avute dall'Ente con la stessa Direzione in ordine all'applicazione delle predette norme che sembravano approdare a soluzioni decisamente opposte a quella adottata in data odierna. Nelle more dell'evoluzione della vicenda, per come previsto dalla legge e dallo Statuto dell'ente, le funzioni del presidente dell'ente parco nazionale del Pollino saranno svolte dal vice presidente Valentina Viola».
Domenico Pappaterra, alla guida dell'area protetta dal 2007 dopo esserne stato per un breve periodo anche commissario, in passato è stato consigliere regionale e assessore all'Ambiente in Calabria e poi anche deputato per una legislatura. Inoltre, Pappaterra ha ricoperto fino allo scorso mese di gennaio la carica di direttore generale dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente in Calabria (Arpacal).