La mini-discarica che si è formata in contrada Frasso a Corigliano Rossano, a pochi metri da una scuola dell’infanzia e primaria, rappresenta un esempio di degrado che i genitori degli alunni e gli insegnanti non sono più disposti a tollerare. Accanto all'edificio scolastico si accumulano rifiuti provenienti da lavori edili: cumuli di cemento, mattoni e altro materiale di risulta che rendono indecoroso e insicuro l'ambiente in cui ogni giorno i bambini trascorrono le loro giornate. Questa situazione, che si protrae ormai da anni, testimonia una preoccupante carenza di controlli e di regolamentazione sul territorio, oltre che una mancata presa in carico da parte dell'amministrazione comunale.
Fortunato Falco, imprenditore agricolo e padre di un'alunna che frequenta la scuola, traccia un quadro della situazione: «È un problema che si trascina da anni. Questa è una zona nuova, con una scuola costruita in un'area in cui mancano le opere di urbanizzazione essenziali. Quando piove, l'acqua scorre senza controllo fino alla scuola perché manca una griglia di raccolta. Il Comune ha cercato di rimediare con un gradino che, a mio parere, non è nemmeno a norma. Inoltre, c’è un contenzioso tra pubblico e privato per un tratto di strada che resta irrisolto. Questo contenzioso fa sì che alcuni, per evitare i costi di smaltimento legale dei materiali edili, gettino tutto in questa zona».
Secondo Falco, la situazione è resa ancora più grave dalla presenza di scarti di lavori edili: «Chi fa lavori edili deve smaltire i rifiuti, ma molti, per risparmiare, li abbandonano qui. Questo non è il problema della solita spazzatura, è materiale di ristrutturazione, segno di un lavoro pagato male e fatto male. Serve un controllo su queste ditte, che spesso sono lavoratori abusivi che sbarcano il lunario senza rispettare le norme. La zona è piena di questi cumuli di detriti, abbandonati senza alcun rispetto per il contesto. La responsabilità è anche del Comune, che dovrebbe intensificare i controlli e sanzionare chi non smaltisce correttamente i rifiuti».

Luoghi indecorosi e problemi di sicurezza

Un'altra testimonianza arriva da una nonna che accompagna i nipoti a scuola ogni giorno: «Da due anni vedo sempre la stessa situazione. I bambini vanno a scuola in un ambiente indecoroso, tra cumuli di rifiuti. Capite? Ci sono bambini, parcheggi pieni di materiale edile. Questo problema deve essere risolto al più presto. Noi abbiamo sempre pagato tutto quello che c'era da pagare, ora è il Comune che deve intervenire. Mio nipote è tornato a casa bagnato perché quando piove è impossibile anche solo passare». Le parole della signora sottolineano un disagio profondo, una sensazione di abbandono da parte delle istituzioni che dovrebbe far riflettere chi di dovere. Il problema non si limita ai rifiuti edili.
Una madre, che ha i figli iscritti alla scuola, aggiunge ulteriori dettagli sul contesto di degrado in cui versa l'area: «Io sono qui a questa scuola da due anni, con l’asilo da tre, e la situazione è sempre stata la stessa. Parcheggiare è un incubo, tanto che l’anno scorso abbiamo preso delle multe perché non c’era spazio e siamo stati costretti a lasciare le macchine in fila. Il sindaco dice che non può intervenire perché si tratta di un’area privata, ma noi continuiamo a non trovare una soluzione. È un disagio per tutti, per i bambini e per noi mamme. Mio figlio, che frequenta la seconda, vede questa situazione indecorosa e non può far altro che stare attento a non cadere o farsi male».
Le difficoltà legate al parcheggio sono avvertire come un altro sintomo della scarsa pianificazione e dell'incapacità di garantire servizi adeguati in una zona che ospita un edificio scolastico. Il problema del parcheggio è aggravato dalla presenza dei rifiuti e dalla mancanza di spazio adeguato per le auto dei genitori e del personale scolastico. Una terza testimonianza giunge da un uomo, marito di un’insegnante della scuola, che richiama l’attenzione sulla responsabilità dell'amministrazione comunale: «Vengo qui tutti i giorni da quando mia moglie insegna in questa scuola, e già dall'anno scorso vedo continuamente sversare materiale edile sulla strada. I vigili urbani sono spesso presenti e vedono con i propri occhi ciò che accade, ma nessuno interviene. L'amministrazione comunale, in particolare il sindaco, ha la responsabilità oggettiva di non aver provveduto a pulire e mettere in sicurezza questo terreno. Il terreno è libero dalla strada fino al muro della scuola, senza recinzioni. Si presume quindi che sia pubblico, tanto più che nella zona dovrebbero esistere progetti di urbanizzazione con oneri pagati dal privato. È obbligo del Comune e del sindaco rimuovere questi rifiuti edili dalla strada e restituire lo spazio ai cittadini. La scuola è pubblica e dovrebbe essere resa usufruibile nel migliore dei modi, nel rispetto della dignità delle persone».

Dopo il nostro intervento la mini-discarica è stata rimossa

Il problema principale che emerge dalle testimonianze è l’assenza di interventi strutturati e la scarsa volontà politica di affrontare la questione in maniera definitiva. La presenza di materiali edili e detriti rappresenta un rischio per la sicurezza dei bambini e un insulto al decoro di un luogo dedicato all'educazione. Nonostante i tentativi del Comune di ripulire la zona, la mancata regolamentazione e l'assenza di controlli fanno sì che la situazione si ripresenti con cadenza regolare. La soluzione richiede un’azione concertata tra amministrazione comunale, vigili urbani e i privati coinvolti nel contenzioso. Solo attraverso un controllo serio delle ditte che effettuano lavori edili si potrà porre fine all'abbandono di rifiuti in questa zona. Coincidenza o meno, proprio questa mattina, in seguito alla realizzazione del servizio televisivo realizzato dal nostro network nei pressi della scuola, si è proceduto alla rimozione della mini-discarica. Un gesto apprezzabile, ma che lascia aperta la domanda su quanto ancora si debba aspettare prima di vedere risolta definitivamente una situazione che si protrae ormai da troppo tempo.