La Procura di Cosenza ha aperto un’inchiesta sul decesso del detenuto, Pasquale Francavilla, 46 anni, morto oggi nella casa circondariale “Sergio Cosmai”, a causa di un malore. Secondo quanto si apprende, Francavilla, condannato in via definitiva nel processo “Apocalisse”, stava scontando gli ultimi 10 mesi di pena, ma da tempo il suo quadro clinico era incompatibile con il regime carcerario, come certificato dai sanitari carcerari.

Nelle scorse settimane, infatti, il detenuto di Cosenza era stato trasferito presso il reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Annunziata per l’aggravarsi del suo stato di salute. Il paziente era affetto da una grave patologia vascolare che lo aveva costretto a stare in un letto di ospedale fino a circa 4 giorni fa, quando sono giunte le dimissioni e il 46enne è ritornato di nuovo in cella. Tuttavia, i familiari della vittima, erano a conoscenza che una volta uscito dalla Rianimazione, il loro congiunto sarebbe stato trasferito in un altro reparto per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Così, invece, non è stato. Una volta protocollate le dimissioni, il magistrato di Sorveglianza di Cosenza ha disposto la custodia in carcere.

Era incompatibile con il regime carcerario

C’è da aggiungere, inoltre, che il medico del carcere di Cosenza avrebbe già evidenziato questa patologia incompatibile con il regime inframurario, al punto di consigliare il ricovero in ospedale per le cure del caso. Pasquale Francavilla aveva completato il ciclo vaccinale alla fine del mese di luglio scorso.

Oggi, purtroppo, il suo cuore ha smesso di battere. L’uomo, stamane, dopo aver fatto la doccia ed essersi presentato per fare colazione, avrebbe avvertito subito un malore ed è stato trasferito in infermeria, dove il medico carcerario si sarebbe reso subito conto della gravità della situazione. Ma per Francavilla non c’è stato nulla da fare. Dopo dieci minuti dall’arrivo al punto di primo intervento del carcere di Cosenza, è morto, nonostante il 118, accorso sul posto, abbia fatto il possibile per rianimarlo.

«In ospedale o ai domiciliari»

Dall’altro canto, l’avvocato Mario Scarpelli, avendo appreso delle dimissioni dall’ospedale, nei giorni scorsi, aveva subito presentato un’istanza di revoca della custodia in carcere con relativo trasferimento nell’ospedale di Cosenza o in alternativa presso il domicilio del detenuto. Domani mattina alle ore 10 sarà eseguita l’autopsia, disposta dal pubblico ministero, Giuseppe Cozzolino, titolare (al momento) del fascicolo d’indagine. La famiglia di Pasquale Francavilla ha nominato il consulente di parte, dottor Arcangelo Fonti.

Protesta nel carcere di Cosenza

Sui social network sono stati pubblicati alcuni video, dai quali si percepisce in lontananza la protesta dei detenuti del carcere di Cosenza, che, come i familiari, chiedono verità e giustizia per la morte di Pasquale Francavilla. A tal proposito, l’avvocato Emilio Quintieri ha segnalato la questione al Collegio del Garante Nazionale dei Diritti delle persone private della libertà personale chiedendo una visita ispettiva preso la casa circondariale di Cosenza per gli opportuni accertamenti. Di recente, Pasquale Francavilla era stato anche assolto nell’ambito del processo “Recherche”, l’operazione coordinata dalla Dda di Reggio Calabria contro il clan Pesce di Rosarno.