VIDEO | La denuncia di un imprenditore che gestisce un negozio di calzature nella Locride: «Manca il nostro codice Ateco. Per noi non so come andrà a finire»
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«Una vera e propria beffa». A parlare è Cosimo Nesci, che ormai da anni gestisce un negozio di calzature a Caulonia Marina, nella Locride. Costretto per le limitazioni della zona rossa in Calabria ad abbassare le serrande, a oggi non avrebbe diritto ad alcun ristoro per le perdite subite dal conseguente azzeramento degli incassi. Nell'ultimo Decreto Ristori, tra i codici Ateco delle attività che potranno usufruire dei rimborsi previsti, manca quello riferito al commercio al dettaglio di calzature, il 47.72.10. «Abbiamo investito un capitale per poterci mettere in regola – racconta l’imprenditore cauloniese – non sarà certo l’incentivo dello Stato che ci potrà aiutare a sopperire a tutte le nostre uscite, però un contributo in un momento di chiusura ci avrebbe fatto comodo».
E mentre il presidente reggino di Confesercenti Claudio Aloisio ha già contattato l'Ufficio Legale, gli imprenditori sperano che si possa porre rimedio ad un’evidente ed incredibile disattenzione. «Solo a novembre – prosegue Cosimo – ho delle spese per circa 13mila euro, soprattutto riguardanti le vendite dell’autunno-inverno che per il nostro settore sono le più importanti dell’anno. Ma, al momento, sono nella condizione di non poter pagare nulla. Se il Governo non dovesse rivedere la sua posizione, per la nostra categoria non so come andrà a finire».