Il provvedimento che prolunga il commissariamento della sanità è stato votato dal Movimento 5 Stelle, dal Pd, Leu e Italia Viva. Contrari, Forza Italia, Fdi e Lega
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È stato approvato dalla Camera dei Deputati con 246 voti favorevoli e 119 contrari il decreto legge del 10 novembre 2020, numero 150, recante misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario. Si tratta del più noto decreto Calabria che contempla anche le disposizioni governative per il ritorno alle urne dei calabresi per il rinnovo del Consiglio regionale e per l'elezione del presidente della giunta.
I numeri del provvedimento
Il provvedimento già ieri aveva iniziato in Parlamento l'iter di conversione in legge. Questo pomeriggio alla Camera si è svolta la votazione che ne ha consentito l'approvazione in prima lettura. Questi i numeri: 368 i presenti, 365 i votanti, 3 gli astenuti, 246 i voti favorevoli e 119 i contrari. Ha votato a favore e in maniera compatta il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico, Leu e Italia Viva, contrari, invece, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega.
Il ritorno alle urne
Il provvedimento prolunga per ulteriori due anni il commissariamento della sanità in Calabria, individuando un commissario ad acta chiamato ad occuparsi del risanamento del deficit finanziario e al rafforzamento del servizio sanitario. Allo stato il Consiglio dei Ministri ha nominato per ricoprire tale compito il prefetto in pensione, Guido Longo, a cui sarà necessario affiancare due o più sub commissari. Il decreto contemplava anche la fissazione di una data per il ritorno al voto dei calabresi, individuata il 14 di febbraio. Il documento dovrà adesso passare per la discussione e il voto al Senato.