Quasi tutti in abbreviato gli imputati dell'inchiesta nella quale sono presenti i finanzieri Ercole Iorio e Antonio De Fazio, e l'avvocato Domenico Quaglio. Si tratta dell'indagine della procura di Catanzaro su una presunta associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, in quanto le persone coinvolte, nello specifico gli esponenti delle Fiamme Gialle, sarebbero entrate in maniera non autorizzata nei sistemi informatici.

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Le condotte contestate dal pm Saverio Sapia

Secondo il pubblico ministero Saverio Sapia, titolare del procedimento penale, una società informatica operante nell'area urbana di Cosenza, e riconducibile a Quaglio, si sarebbe avvalsa della mediazione di Iorio e De Pantis per estrapolare una mole di dati relative a persone fisiche e giuridiche, attraverso accessi abusivi a un sistema informatico, a fronte del corrispettivo di rilevanti somme di danaro. Per la procura di Catanzaro, i dati illecitamente estratti sarebbero stati, successivamente, commercializzati dalla società informatica, con un considerevole incremento del proprio fatturato. 

Prima la requisitoria, poi le discussioni

Rispetto all'ultima udienza, dove le difese avevano invocato il rito alternativo, il gup Chiara Esposito ha sciolto la riserva ammettendo tutti gli imputati, ad eccezione di Annunziata Dimitri che ha scelto di seguire la strada del rito ordinario. La requisitoria della procura di Catanzaro si terrà nel mese di giugno, mentre le discussioni delle difese sono previste a settembre. Nella stessa data verrà emessa la sentenza di primo grado per gli imputati in abbreviato. Parliamo dunque di Domenico Quaglio, Ercole Iorio, Antonio De Pantis, Mariagrazia Bafaro, e Jessica Filice. Germano Filice attende il patteggiamento. Si sono costituiti parte civile l’Inps e il Mef. Nel collegio difensivo figurano, tra gli altri, gli avvocati Cesare Badolato, Francesco Bruno, Pierluigi Pugliese, Enzo Belvedere, Ugo Celestino e Maria Francesca Colistra.