Un percorso lungo e farraginoso, sostenuto da spirito di sacrificio e amore. È il lavoro dei volontari che si occupano di animali randagi in Calabria. Tante le associazioni anche a Lamezia Terme, dove il randagismo ha raggiunto dimensioni preoccupanti. Tra queste c’è l’Oipa che tanto fa per trovare una famiglia e una casa a cuccioli e cani adulti, ma non solo. Si fa tanto anche per i gatti.

I randagi recuperati

Abbiamo seguito la tappa finale di un percorso che vede come protagonisti i cuccioli di una cagnetta gravida salvata in Aspromonte, a Gambarie, e che ha poi partorito grazie ai volontari in un ambiente consono e protetto. Fino a quando non sono state trovate delle adozioni, la maggior parte in nord Italia, i cani sono stati tenuti in stallo. È questa la prassi e fondamentale è il contributo di chi si offre di accudire e gestire gli animali fino a quando non troveranno famiglia.

Le adozioni

La rete tra associazioni fa tanto e così avviene il preaffido. Un volontario andrà ad appurare che chi si candida ad accogliere l’animale abbia determinati requisiti, tra a disposizione uno spazio sufficiente per l’animale. Nel frattempo il cane verrà microchippato e fatti i documenti di proprietà che vedranno come responsabile l’associazione. Solo successivamente, quando il cane verrà dato alla famiglia affidataria e questa avrà certezza di volerlo tenere, verrà fatto il passaggio di proprietà dell’animale.

 

Tra animali a cui cercare riparo, da accudire, curare, ai quali trovare stalli e affidi, microchippare e così via i volontari sono impegnati diverse ore al giorno. Lamezia non è una città facile, diversi nell’ultimo anno i casi di avvelenamento e di cani impallinati. Sacrifici, corse contro il tempo, vere e proprie reti di mutuo soccorso, macchine e vestiti pieni di peli, cellulari sempre accesi, la vita di una volontaria non è semplice.

 

Le steffette e l'arrivo in una nuova famiglia


Arriva poi il giorno della partenza, il lieto fine di un percorso. Si susseguono momenti frenetici tra documenti da preparare e controllare e il carico emotivo del distacco. Gli animali vengono affidati a delle staffette, camioncini che si occupano di portarli nelle loro nuove famiglie. Poche le adozioni in Calabria, tante, invece, quelle dal centro Italia in su.

 

Lasciarli andare è un misto di gioia e magone in gola. Vederli piangere spaventati dall’affrontare qualcosa che non conoscono stringe il cuore, ma a scaldarlo è subito il pensiero che andranno tra braccia amiche, a dare e ricevere gioia, ad avere quell’opportunità che chi li ha abbandonati non gli voluto dare.