Due mani lasciano volare in cielo una colomba che stringe un ramoscello di ulivo. È questa l'immagine che campeggia sulla lapide voluta dal Consiglio comunale di Cutro, scoperta a un mese dalla tragedia consumatasi a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Steccato. Sul marmo è inciso il seguente testo: «Il 26 febbraio del 2023 è avvenuto un naufragio con gravi perdite di vite umane, poveri migranti che, nel percorrere le vie del mare a bordo di un barcone, cercavano un futuro di riscatto e libertà. Un avvenimento così tragico ci richiama ad esercitare il senso di umanità, di solidarietà e accoglienza nel nome del prossimo e del più alto ideale della fratellanza umana. Alla memoria dei morti e ai sopravvissuti sia dedicato ogni giorno un nostro pensiero e un nostro atto di amore. Questo naufragio ci serva da monito a impedire che trafficanti e scafisti di esseri umani senza scrupoli possano mettere a rischio la vita di migranti disperati: per tutti i giorni che verranno sia ricordo e sia pietà a futura memoria».

Il monumento dedicato ai migranti è stato realizzato dall'azienda di Tommaso Fezza e donato a titolo gratuito al Comune di Cutro che ne ha poi predisposto la sistemazione.

Alla cerimonia hanno preso parte alcuni familiari delle vittime e una delegazione di sopravvissuti alla tragedia. Tra le istituzioni, presente il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e tutti sindaci della Provincia di Crotone.

Leggi anche

Dopo l'inaugurazione del monumento, nella chiesa della Santissima Annunzia di Cutro si è svolto il concerto solenne in memoria delle  vittime del naufragio tenuto dall'Orchestra sinfonica della Calabria diretta dal maestro Alberto Veronesi.

Prima del concerto è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del naufragio. Poi l'intervento del sindaco di Cutro Antonio Ceraso.