Il gip di Crotone, Michele Ciociola, dopo l'interrogatorio di garanzia, ha revocato gli arresti domiciliari per P.F., di 36 anni, di Crotone, arrestato lo scorso 6 giugno con l'accusa di stalking, lesioni e rapina. L'uomo, secondo l'accusa, il 27 maggio, dopo l'ennesimo litigio, avrebbe derubato con violenza la sua ex compagna del cellulare causandogli anche lesioni guaribili in 7 giorni.

 

La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza del quartiere dove abita la donna ed il video era stato messo agli atti. Invece, proprio quel video, ha scagionato l'uomo. Lo hanno evidenziato al giudice i difensori, gli avvocati Giovanni De Martino e Giuseppe Gallo, che nel guardare le immagini hanno notato che non c'era stata alcuna violenza. «Un più attento esame delle immagini relative alla contestata rapina consente di appurare l'assenza di una vis» sulla donna scrive il gip di Crotone. Dalle immagini, secondo il gip, non si evince un nesso tra la sottrazione del telefono e le lesioni refertate in ospedale ed anche i messaggi tra l'uomo e la donna testimoniano di un dialogo civile. Al centro della vicenda c'è anche l'affido del figlio dei due.

 

Il Tribunale aveva di recente ampliato la possibilità per il padre di poter incontrare il bambino. La discrepanza tra quanto denunciato dalla donna e quanto si vede nel video ha spinto il gip a riservarsi «di valutare la complessiva attendibilità del narrato della vittima e di persone alla stessa vicine». Per questi motivi il gip ha revocato gli arresti domiciliari sostituendoli con la misura del divieto di avvicinamento alla donna.