«Colpito con calci e pugni, ho ancora paura». Parla il medico aggredito a Crotone

VIDEO | Francesco Bossio è l'anestetista vittima della vile aggressione insieme a due infermieri da parte di alcuni familiari di un paziente deceduto. L'Ordine dei Medici ha organizzato un sit-in martedì mattina per esprimere vicinanza e solidarietà ai colleghi

di Giuseppe Laratta
4 agosto 2018
14:45

«Sto molto meglio rispetto ad avantieri sera, credo che il primario di Chirurgia oggi manderà a casa». Sono le prime parole che il dottore Francesco Bossio, anestesista dell'ospedale di Crotone, ha rilasciato ai nostri microfoni dopo l'aggressione subita giovedì sera nel nosocomio pitagorico. Un giorno maledetto, da dimenticare. Una situazione mai venutasi a creare durante tutti questi anni di servizio. Ma cos'è successo di preciso? Ce lo ha raccontato il medico stesso, visibilmente ancora scosso.

 


Bossio è stato picchiato dai famigliari di un paziente appena deceduto, nel momento in cui lui stesso stava riferendo la brutta notizia, all'interno del reparto di Rianimazione del San Giovanni di Dio: «Pensavo fosse utile e caritatevole fare entrare la madre di questo ragazzo di 33 anni, con una malattia grave, cronica e arrivata a uno stato terminale, nel reparto per farla stare vicino nel momento del trapasso – ha dichiarato – una volta avvenuto, sono iniziate le violenze. A partire dalla madre, ma anche dalle altre due figlie, cioè le sorelle del paziente, e del fratello: tutti insieme hanno iniziato a inveire, a colpire con calci, pugni e oggetti vari che erano a loro disposizione. Hanno messo a soqquadro il reparto di Rianimazione, hanno rotto computer, hanno preso la tastiera, e hanno iniziato a picchiare me e le due infermiere. Mi hanno picchiato in testa una spillatrice, fin quando sono intervenuti altri infermieri dei reparti attigui che mi hanno aiutato a divincolarmi e a chiedere aiuto al pronto soccorso». In tutto questo, Bossio è stato colpito al torace, al viso e alla testa.

 

Il medico ha deciso di denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine non appena sarà dimesso: «Mi sembra giusto e utile – ha dichiarato – non per inveire contro i responsabili, ma anche per dare un segnale sull'emergenza del nostro ospedale che al momento, secondo me, è privo di sicurezza. E' importante prendere delle decisioni fattive per salvaguardare la nostra salute, ma anche quella dei pazienti». Inevitabilmente il pensiero è andato anche ai famigliari dell'anestesista, il quale ha confermato lo stato di agitazione e di paura per una probabile ritorsione verso gli stessi. «In questo momento la paura c'è – ha dichiarato il dottore Bossio – perchè non solo io, ma tutti i medici del reparto, siamo stati minacciati nei giorni scorsi, uno a uno con nome e cognome per eventuali ritorsioni sia personali, sia sui figli e parenti».

Non sono mancati i messaggi di vicinanza e condanna verso questo gesto vile ricevuto dal professionista da parte dei cittadini, dalle istituzioni e dai colleghi: «Questa è una cosa che mi ha davvero riscaldato il cuore – conclude il dottore Bossio – ringrazio pubblicamente tutti coloro che si sono fatti partecipi di questo evento, li sento davvero amici». L'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Crotone, congiuntamente all'Asp pitagorica, ha organizzato, nella biblioteca del San Giovanni di Dio, un sit-in per martedì 7 agosto alle ore 9:30, a sostegno dei colleghi e degli operatori sanitari tutti, per l'aggressione subita.

Giornalista
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