Dopo due anni passati alla guida della Questura di Crotone, Claudio Sanfilippo ha salutato la comunità poiché da lunedì passerà al Ministero dell'Interno, dove lavorerà nella segreteria del vice Direttore Generale con funzioni vicarie; al suo posto, sempre nella mattinata del 4 giugno, arriverà il nuovo questore Massimo Gambino. Un saluto commosso quello fatto da Sanfilippo, da uomo del Sud qual è, che conosce tutte le problematiche che una terra bella come la nostra purtroppo riscontra. Un'occasione per salutare anche la stampa, ma anche per fare un riepilogo del lavoro svolto in questi due anni.

 

«Sono intervenuto a tutto campo – ha dichiarato ai nostri microfoni – ho voluto rinnovare tutti i settori della Questura; mi è piaciuto far ruotare alcuni funzionari perchè, avendo capito le loro caratteristiche professionali, credo di aver messo gli uomini giusti al posto giusto. Ho voluto fortemente che alcuni funzionari ritornassero in Questura, penso al Capo di Gabinetto, o ai giovani che stanno alla Squadra Mobile o alla Digos che sono il nostro futuro, e sono tutti professionali e con una gran voglia di fare. Ho riscritto parecchie cose anche sotto il profilo dell'ordine e della sicurezza pubblica perchè Crotone viveva una stagione nuova ed era quella della Serie A, poiché quando sono arrivato nel 2016 la squadra di calcio era approdata nella massima serie, lo stadio era stato totalmente innovato, e quindi era necessario rinnovare totalmente i servizi di sicurezza. In questi due anni allo stadio non è stata riscontrata nessuna criticità».

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Non solo stadio, ma anche una grande presenza sul territorio, come per esempio il Poliziotto di Quartiere che ha rivalutato l'immagine della Polizia stessa. «La città – continua Sanfilippo – ha bisogno di un forte controllo del territorio, e quindi era necessario dare un input e rinforzare i servizi di controllo, cosa che abbiamo fatto poiché tutti abbiamo visto in giro più auto della Polizia. L'altro servizio importare da ripristinare era quello del Poliziotto di Quartiere, e di volere fortemente il Camper e le iniziative che vi hanno gravitato come #QuestoNonE'Amore; questo perchè credo molto nel servizio di prossimità, nel contatto diretto tra poliziotto e cittadini, e da ciò abbiamo avuto un ottimo riscontro con la comunità».