Il maltempo degli ultimi giorni, nel crotonese, non ha fatto sconti a nessuno: oltre ai problemi alla viabilità, allagamenti, e interruzione di servizi, anche gli amici a quattro zampe hanno risentito la bomba d'acqua caduta. Come non citare il canile di Cirò Marina, dove i Vigili del Fuoco hanno tratto in salvo 250 cani che hanno rischiato il peggio, visto che il canile che li ospitava era completamente allagato. Anche l'oasi di Crotone se l'è vista brutta: situata in località Martorana, dalle montagne è venuta giù una enorme massa di fango che ha coinvolto la struttura che li accoglie, tanto da ostruire l'accesso in alcune zone. Fortunatamente, e grazie anche al lavoro svolto dall'Enpa che gestisce il rifugio, non ci sono state conseguenze importanti per i 110 ospiti: il fango non è riuscito ad entrare nelle gabbie dei cani e il tutto è andato per il meglio.

 

Le criticità maggiori si sono registrate sulla strada che porta al canile: dissestata già da alcuni anni, con la pioggia caduta ultimamente, si è reso praticamente quasi impossibile l'accesso all'oasi. Si sono creati dei veri e propri squarci sul manto, con tanto di dislivelli accentuati I volontari sono riusciti – nei giorni di maltempo – comunque ad accedervi, ma grazie all'utilizzo di auto fuoristrada, anche e soprattutto per controllare lo stato degli animali. L'amministrazione comunale è stata già allertata, e venerdì è previsto un sopralluogo per constatare i danni e ripristinare il tutto: i volontari – secondo quanto riferito dal presidente dell'Enpa crotonese, l'avvocato Giuseppe Trocino – sono disposti anche a far partire una raccolta fondi per rimettere in sesto la strada, qualora i tempi della messa in sicurezza del Comune non fossero brevi. In effetti, le criticità del percorso potrebbero non solo non incentivare potenziali adozioni da parte dei cittadini, ma di sicuro creano problemi anche ai volontari stessi che sono costretti a recarsi a piedi all'oasi.

 

L'Enpa, inoltre, è in prima linea anche sull'abbandono dei cani: «stiamo cercando di avviare una campagna di prevenzione insieme al Comune e all'Asp per cercare di ridurre il fenomeno, di contenerlo e monitorarlo in tutta la provincia» – ha dichiarato il presidente Trocino. «La provincia di Crotone è invasa da cani – continua – questo è frutto di un malcostume dei cittadini che li abbandonano, li usano come giocattoli, e poi se ne disfano quando non gli servono più, ma anche di un proliferare incontrollato dei cani, degli allevamenti zootecnici e dei cacciatori, che non riescono poi a gestire le cucciolate e le abbandonano in mezzo alla strada. A loro volta, i randagi proliferano, e si vedono tutti questi cani girovagare per tutta la città».

 

Sul fenomeno randagismo, l'avvocato Trocino, insieme all'onorevole Elisabetta Barbuto, ha avuto un incontro con il prefetto Cosima Di Stani per illustrare le criticità riscontrate; tra le varie anche una denuncia fatta negli anni passati, e rimasta priva di esito, sul canile realizzato in località Timpa del Salto, nei pressi della cosiddetta “Montagna del brigante” nel territorio di Belvedere Spinello, la cui gestione oggi è affidata ad un amministratore giudiziario a seguito di una inchiesta della Procura della Repubblica. Questo canile, secondo quanto riferito dall'Enpa, è ubicato in una zona a rischio esondazione e a rischio frana e, quindi, occorrerebbe verificare l’esistenza o meno delle concessioni edilizie per reprimere eventuali abusi, e soprattutto evitare di mettere a repentaglio la vita degli animali e degli operatori preposti alle cure degli stessi.

 

Si pensa anche al futuro: sulla zona collinare sopra al canile, c'è l'idea di aprire anche un parco giochi per i bambini, con tanto di aree picnic e di alberi, che così facendo potrebbero stare più a contatto con la natura e gli animali. Per chi volesse adottare un cane, può contattare l'Enpa di Crotone anche su Facebook.