È trascorso ormai un anno dall’alluvione del 21 e del 22 novembre 2020 a Crotone, ma imprese e famiglie che hanno subito danni non hanno ancora ricevuto alcun risarcimento. Per questo, ieri, una delegazione dell’associazione Dal giorno dopo, che le riunisce, si è recata alla Cittadella regionale dove è stata ricevuta dal neo presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, affiancato da personale della Protezione civile regionale, incaricato di seguire l'iter del risarcimento danni.

Nel corso dell’incontro, informa una nota dell’associazione, è emerso che le pratiche presentate dagli alluvionati crotonesi, trasmesse alla Regione Calabria l’8 luglio scorso, sono in attesa di essere evase dagli uffici della Protezione civile di Roma, che ne starebbe verificando la regolarità. Stando a quanto riferito ai rappresentanti dell’associazione, la Regione avrebbe nella sua disponibilità 2,8 milioni di euro per risarcire le imprese e circa 300mila euro per i risarcimenti ai privati.

Fondi alluvione Crotone, la lunga attesa

Intanto, chi ha subito danni attende da un anno: «È l'ennesimo schiaffo – si legge nella nota - ricevuto da un sistema burocratico, perverso ed indecente, nonostante una delibera di Consiglio dei ministri emessa in data 21 aprile 2021, che disponeva di attivare misure economiche di immediato sostegno al tessuto sociale della popolazione».

L’associazione non intende accettare «il grave silenzio istituzionale che su questa ulteriore amara vicenda è calato» e si dice «determinata a recarsi a Roma presso la Protezione civile per denunciare capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, ogni inadempienza istituzionale, al fine di pervenire al riconoscimento di un diritto costituzionale, sancito nell'emanazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri su citato».

Fondi alluvione Crotone, interrogazione al sindaco 

Anche gli oltre 60mila euro della raccolta fondi avviata dal bisettimanale Il Crotonese e dal Comune di Crotone non sono stati ancora erogati ai beneficiari per questioni burocratiche.

Sulla vicenda, i consiglieri comunali Enrico Pedace e Fabiola Marrelli, del gruppo Consenso, hanno presentato una interrogazione al sindaco, Vincenzo Voce, chiedendo «a quanto corrisponde la cifra esatta raccolta con donazioni spontanee dai cittadini per dare aiuto ai commercianti che hanno subito danni alluvionali» e «quali sono le ragioni ostative che impediscono di elargire la cifra raccolta agli aventi diritto e che hanno fatto richiesta con le modalità di legge».

Pedace e Marrelli, precisano «che il Comune di Crotone, era stato individuato come collettore dei contributi volontari dei cittadini, solo ed esclusivamente per fungere da garante e per accelerare le procedure per il trasferimento delle cifre assegnate ad ogni singolo commerciante avente diritto».

Oggi, a distanza di un anno, i due consiglieri chiedono di «sapere con precisione cosa si intende fare e con quali tempi si vuole procedere ad assegnare le somme dovute agli aventi diritto. Tutto ciò, considerando che la cifra raccolta non è di "proprietà" comunale e per evitare che si possano avviare azioni legali nei confronti dell'ente per i ritardi accumulati».