Dal catanzarese alla Locride. Il tour calabrese del ministro della Difesa Guido Crosetto ha fatto tappa nel primo pomeriggio di oggi a San Luca per onorare la memoria del brigadiere Carmine Tripodi, ucciso nel febbraio del 1985 a soli 25 anni. Il primo inquilino di palazzo Baracchini ha deposto una corona di rose rosse accanto alla lapide sul luogo dell’omicidio all’ingresso del paese in località Ponte Cucuzza, seguita da un picchetto sulle note del silenzio.

«Lo Stato è presente nei luoghi più difficili e vuole continuare a combattere la ‘ndrangheta – ha detto il ministro - Uno Stato che viene ad onorare chi qui lavora e ogni giorno difende le istituzioni e la legalità. Sono il primo ministro a visitare questi luoghi e sono felice di averlo fatto».

Ad accompagnare il ministro Crosetto nella Locride il comandante della legione carabinieri Calabria Pietro Francesco Salsano e il Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani. Al termine della cerimonia prima del rientro a Roma, il ministro si è recato alla stazione dei carabinieri di San Luca per un saluto ai militari dell’Arma.

«I governi devono fare di più dove ci sono ferite aperte – ha sottolineato Crosetto -. Prima sono stato a Platì e ho visto una strada che si interrompe nel cuore della montagna. Non si interrompe una strada, si interrompe lo Stato. Non è una questione politica, ma serve dare a questi territori una risposta concreta. In Calabria ci sono 6mila carabinieri che lavorano ogni giorno insieme alle altre forze dell’ordine, lo Stato – ha concluso il ministro della Difesa - deve essere la luce dove prevale il buio».