Il sindaco di Cirò Marina, Sergio Ferrari, ha scritto una lettera ai vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone per chiedere chiarimenti sul piano vaccinale.

«In una cornice di grande confusione – scrive il primo cittadino – nel segno della trasparenza che in questo momento è necessaria per ridare ai cittadini la consapevolezza del diritto alla salute senza produrre falsi allarmismi o sottovalutazioni, ritengo sia necessario che vengano resi noti e pubblici il numero delle dosi di vaccini disponibili, la relativa somministrazione nei territori della provincia di Crotone e lo stato d’attuazione delle fasi del Piano vaccinale nel nostro territorio, anche al fine di scongiurare eventuali disparità di trattamento tra i diversi Comuni».

Trasparenza necessaria

Ferrari ricorda anche che, su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Calabria, il Comune di Cirò Marina ha messo a disposizione il Palazzetto dello Sport per la campagna vaccinale. Poi aggiunge: «Sono fortemente convinto che la trasparenza sia il primo requisito nell’esercizio del diritto alla salute e che la mancata o scarsa informazione all’opinione pubblica sul decorso dell’epidemia e sulle azioni intraprese nella gestione dell’emergenza sanitaria, genera solo paura, insicurezza, sospetto, non facendo altro che aumentare la tensione sociale in uno dei momenti più difficili del nostro territorio e dell’intera Nazione».

Già in occasione della Conferenza dei sindaci, riunitasi a inizio mese nella sala consiliare del Comune di Crotone, diversi sindaci avevano chiesto maggiore trasparenza al commissario Domenico Sperlì, invitato all’incontro proprio per fornire maggiori informazioni sulla campagna vaccinale e sulla gestione dell’emergenza da parte dell’Asp.

Aumentano contagi

Intanto, a Cirò Marina, i soggetti positivi al Covid sono aumentati, diventando 25, uno dei quali ricoverato in ospedale. «Sono giorni ed ore di apprensione – scrive il sindaco su Facebook - ma come sempre attendiamo l'evoluzione dei dati ufficiali per fare tutte le valutazioni del caso insieme all'Asp, nessuna esclusa! Allo stato, in ambito scolastico, non emergono situazioni che possano indurre l'Asp e l'amministrazione ad emettere provvedimenti di restrizione».
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