Numeri risicati anche nelle terapie intensive. Settimana decisiva, ma si lavora alacremente per allestire nuovi spazi e per dimettere pazienti monitorabili anche da casa (ASCOLTA L'AUDIO)
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La settimana appena iniziata sarà senz'altro quella decisiva per testare la reale tenuta del sistema ospedaliero calabrese. La rapida avanzata del virus in queste settimane ha gradualmente eroso i posti letto disponibili nelle aree mediche degli ospedali. Sono questi i reparti in cui si tenta di tener testa alla diffusione della pandemia che nella nuova veste della variante omicron viaggia ormai a velocità spedita.
La corsa del virus
Nelle ultime due settimane, l'occupazione delle aree mediche ha viaggiato infatti a ritmi sostenuti. Ad esempio, dal 10 al 17 gennaio nei reparti ospedalieri si è registrato un aumento di 55 nuovi ricoveri, e lo stesso è avvenuto nella settimana precedente: dal 3 al 10 gennaio si contano 57 nuovi ricoveri. Un andamento che se si confermasse stabile anche nel corso di questa settimana potrebbe far vacillare l'intero sistema.
Le aree mediche
Secondo l'ultimo bollettino regionale, risultano attualmente 435 ricoveri che portano al 41% l'indice di occupazione dei posti Covid in area medica (quindi senza particolari criticità dei pazienti che non richiedono un ricovero in Intensiva). Una percentuale che però non riflette fedelmente la situazione attuale perché, secondo i parametri nazionali, è calcolata sul numero complessivo di posti letto di cui una Regione dispone, compresi quindi anche quelli non espressamente dedicati alla cura delle patologie connesse al Covid. In altre parole, quel 41% di posti letti occupati riguarda tutti i posti disponibili, non solo quelli Covid.
In Calabria infatti ne risultano 1.045 ma in realtà per la cura del Covid le cifre sono di molto inferiori: allo stato attivi ne risultano 453, immediatamente disponibili sono solo 18 posti letto. Il 3 gennaio i posti Covid in area medica occupati risultavano 323, il 10 gennaio 380 e oggi 435; con un trend in costante crescita.
Le terapie intensive
Decisamente più stabile si è rivelato invece l'indice di occupazione delle terapie intensive. Il 3 gennaio risultavano 29 ricoveri, il 10 gennaio 34 - con 5 nuovi ingressi - e il 17 gennaio ancora 34, con una percentuale di occupazione pari al 19%. Tuttavia, la disponibilità di posti letto in aree critiche in Calabria è nettamente inferiore rispetto a quelle mediche: a 191 ammonta il complessivo, ma dedicati alla cura delle patologie covid sono solo 57, 23 quindi quelli immediatamente disponibili.
Superare il picco
Nel frattempo, si lavora alacremente all'attivazione di nuovi posti letto e alla riapertura di vecchi ospedali per poter star dietro alla corsa del virus. Probabilmente già in questa settimana saranno resi disponibili nuovi spazi mentre a partire da questa mattina è stato avviato nei tre principali ospedali hub - Annunziata di Cosenza, Pugliese di Catanzaro e Gom di Reggio Calabria - un progetto di affiancamento con i medici del policlinico Gemelli di Roma che mira a favorire le dimissioni di pazienti ricoverati ma che potrebbero essere facilmente seguiti da casa grazie ad un sistema di telemedicina che monitora la saturazione dell'ossigeno. Così si spera di ridurre la pressione assistenziale e di superare indenni il picco epidemico.