Quasi tutti i decessi risultanti in Calabria nell’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione Civile, si sono verificati nei reparti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.

Il dramma degli anziani

Il coronavirus continua a mietere vittime tra gli anziani: giungono all’Annunziata dai centri della provincia, in alcuni casi dalle case di riposo in cui sono ancora presenti alcuni focolai. L’ultimo bilancio riferisce di un morto in rianimazione, tre nei reparti Covid e tre in pronto soccorso poco dopo il loro arrivo in ambulanza. Due avevano poco più di settant’anni, in quattro superavano gli ottanta fino alla nonnina vicina al traguardo del secolo di vita. Dall’inizio della pandemia si sono spente 116 persone nel cosentino, 82 durante la seconda ondata, 23 negli ultimi dieci giorni.

69 guarigioni

Nell’ambito dei 203 nuovi casi di positività venuti a galla tra le ore 13 del 28 novembre alle ore 13 di oggi 29 novembre, 197 sono riferiti a persone asintomatiche o con sintomi lievi, in isolamento a domicilio. In sei invece sono affluiti in ospedale uno dei quali ricoverato in rianimazione. Si registrano anche 69 guarigioni e la dimissione dai reparti di sei persone ancora positive ma non più bisognose di terapie ospedaliere.

Reparti gremiti

Nel complesso l’Asp segnala 127 degenti in cura tra l’Annunziata e il Santa Barbara di Rogliano, dei quali 18 in rianimazione e venti in pronto soccorso in attesa di sistemazione; 13 degenti nel presidio Giannettasio di Rossano; 17 in quello di Cetraro. Ci sono poi 4 pazienti di Cosenza ricoverati al Mater Domini di Catanzaro e uno al Gom di Reggio Calabria.