Si registrano nuovi casi tra il personale della polizia penitenziaria e i detenuti. Ma il virus circola anche negli altri istituti penitenziari della Calabria
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Si estende il focolaio epidemico accertato nella giornata di ieri all'interno della casa circondariale "Ugo Caridi" di Catanzaro. All'esito degli screening effettuato sul personale della polizia penitenziaria e tra i detenuti, è stata registrata la presenza totale di 17 persone affette da Covid 19.
Il contagio
Nella giornata di ieri era stato accertato il contagio di quattro agenti della polizia penitenziaria e di tre detenuti di media sicurezza non reclusi, tuttavia, nelle stesse camere detentive. Da qui la necessità di effettuare una campagna di screening su tutta la popolazione carceraria che ha accertato la presenza di ulteriori 7 detenuti contagiati. Nella tarda serata di ieri si è avuto anche l'esito dei tamponi somministrati al personale della polizia penitenziaria che ha confermato la presenza di ulteriori tre agenti infettati.
Isolamento
Già nella giornata di ieri si era proceduto ad isolare i detenuti contagiati trasferendoli all'interno della sezione Covid, appositamente allestita fin dall'inizio della pandemia dell'istituto penitenziario. Gli agenti si trovano in isolamento domiciliare. Ma la presenza del virus nelle carceri calabresi non è così infrequente. Seppur in numeri decisamente ridotti si registrano casi di contagio anche all'interno degli altri istituti penitenziari.
La situazione in Calabria
Secondo un report aggiornato lo scorso 15 marzo un caso positivo tra gli agenti della polizia penitenziaria era stato registrato nella casa circondariale di Castrovillari, due a Crotone, uno a Palmi, due a Paola, due nell'istituto penitenziario di Arghillà a Reggio Calabria, uno nel carcere San Pietro, sempre a Reggio Calabria, uno a Rossano e uno a Vibo Valentia.