Preoccupazione tra le famiglie della frazione del piccolo centro del Crotonese che chiedono alla commissione straordinaria che amministra il comune l’attivazione della Dad
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I contagi salgono, gli amministratori non prendono decisioni e le famiglie non mandano i figli a scuola. Accade nella frazione Torretta del Comune di Crucoli, nel Crotonese, dove oggi in aula alla media c'erano solo 22 ragazzi su un totale di 77. C'è preoccupazione nella località dove le persone contagiate secondo il bollettino dall'Asp sono 18 su una popolazione di 2 mila abitanti.
Un numero che per la commissione straordinaria che amministra il Comune da oltre due anni non è, però, tale da poter disporre la chiusura delle scuole e l'attivazione della Dad. Di parere opposto i genitori che da giorni chiedono alle autorità scolastiche e comunali di prendere una decisione per combinare le esigenze della salute con quelle dell'istruzione seguendo l'esempio di altri comuni della provincia dove i sindaci hanno disposto la chiusura preventiva delle scuole con attivazione della Dad nonostante numeri di contagi molto più bassi.
Del resto, non essendoci una ordinanza di sospensione delle attività in presenza, gli alunni che non vengono mandati a scuola dalle famiglie non possono neppure fare lezione in Dad. Attualmente nell'istituto comprensivo di Crucoli ci sono due alunni positivi, ma le classi non sono state poste in quarantena. Anzi, le scuole sono regolarmente aperte.
È stata eseguita a fine febbraio la sanificazione degli edifici scolastici, ma è di questi giorni il caso di Covid di un alunno della scuola media che condivide i docenti con altre classi. Proprio le classi che oggi erano deserte. I cittadini lamentano l'assenza di una comunicazione ufficiale sui casi Covid (come avviene invece in altri centri vicini) e si rincorrono le voci su decine di contagi riscontrati con test rapido.
Per questo già l'11 febbraio, il Consiglio di istituto aveva chiesto alla Commissione straordinaria uno screening sulla popolazione scolastica senza avere però alcuna risposta. Nelle scorse settimane sempre il Consiglio d'istituto - anche in considerazione di diversi casi tra i dipendenti del Comune - aveva scritto anche al Prefetto di Crotone perorando ancora la chiusura delle scuole. Non avendo avuto risposta le famiglie hanno deciso di fare da sole.